In un’azione congiunta organizzata a livello internazionale, gli investigatori fiscali hanno fatto irruzione in Germania, Italia e Bulgaria, prendendo di mira sospetti evasori fiscali che potrebbero avere collegamenti con la mafia.
L’obiettivo sono gli indagati legati alla ‘Ndrangheta mafiosi, accusati di costituire un’organizzazione criminale ed eludere milioni di euro di tasse. I detenuti sono accusati di costituzione di un’organizzazione criminale e frode fiscale per un valore di 13 milioni di euro.
Si dice che i sospetti abbiano venduto più volte auto di lusso in diversi paesi dell’Unione europea e abbiano recuperato l’imposta sul valore aggiunto che avrebbero dovuto pagare.
In Germania, le incursioni si sono concentrate sulla Baviera, in particolare sull’area più ampia intorno a Ingolstadt. La questura bavarese ha confermato le indagini nello stato e, oltre al dipartimento di polizia della Baviera settentrionale, l’indagine ha incluso l’Ufficio per le indagini fiscali di Augusta e la Procura europea EPPO a Monaco di Baviera.
In Baviera sono stati censiti 17 appartamenti e negozi. Incursioni simili sono state condotte in altri 29 luoghi in Italia e Bulgaria. Sono state arrestate 10 persone, 4 in Germania, 5 in Italia e 1 in Bulgaria, mentre sono state sequestrate 13 auto di lusso, beni e “molte prove”, per un valore complessivo degli oggetti sequestrati stimato in 13 milioni di euro.
Molti dei sospettati sarebbero membri o appartenevano alla Ndrangheta, l’organizzazione mafiosa italiana con sede in Calabria e considerata una delle più grandi e potenti organizzazioni criminali d’Europa. Si stima che la ‘Ndrangheta gestisca decine di miliardi di euro ogni anno.
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