Come parte del progetto March of Israel Amady20 Sei “astronauti” provenienti da Portogallo, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Israele rimarranno per un mese in una struttura che costruiranno loro stessi e studieranno la geologia del cratere Ramon. Indosseranno tute spaziali quando qualcuno è fuori
Circa tre anni dopo che sei israeliani di Ramonots hanno immaginato una missione su Marte nel Ramon Crater, questa volta il progetto è diventato internazionale. Sei astronauti accuratamente selezionati e addestrati entreranno nella stazione di ricerca unica al mondo appositamente costruita al Ramon Crater per circa un mese e condurranno una serie di esperimenti scientifici e tecnologici innovativi. Gli esperimenti simuleranno le problematiche e le azioni specifiche previste per le future missioni con equipaggio su Marte Costituirà la base per test ed esperimenti per future missioni interplanetarie, esposizione internazionale alla tecnologia e alla scienza israeliane nel campo spaziale e creerà un’infrastruttura per un programma educativo sull’esplorazione dello spazio per gli studenti israeliani.
La missione sarà effettuata al Ramon Crater, un cratere in erosione che è un’immagine unica di Marte, sia topograficamente che geologicamente. Il team della missione, che comprende astronauti e astronauti provenienti da Portogallo, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Austria e Israele, entrerà nell’esclusiva stazione di ricerca (Habitat) per un mese, dove rimarranno per tutto il tempo, isolati dalla Terra. Per condurre esperimenti sulla superficie di “Marte”, gli astronauti analogici dovranno indossare tute speciali che forniscono loro ossigeno (simile alla Stazione Spaziale Internazionale) ogni volta che lasciano la stazione di ricerca. A terra, ci sarà una sala di controllo presidiata operativa 24 ore su 24, 7 giorni su 7 durante tutto il progetto per monitorare lo stato della squadra e l’andamento delle prove.
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