mercoledì 30 marzo 2022 alle 13:40
Roma – L’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barocco, ha sottolineato che il Marocco è ricco di enormi opportunità nel settore delle energie rinnovabili, rendendolo un partner prioritario nel bacino euromediterraneo.
Martedì, durante un webinar sulle opportunità di business nel campo delle energie rinnovabili e dell’energia eolica, l’ambasciatore ha affermato che il Regno ha grandi capacità tecniche nei campi delle energie rinnovabili, in particolare nel settore fotovoltaico ed eolico, e che fornisce anche investitori con un clima imprenditoriale competitivo e favorevole. Settori della tecnologia ambientale in Marocco.
Il diplomatico ha sottolineato che il Regno gode di una serie di vantaggi in termini di “business verde, soprattutto idrogeno verde, che attira l’interesse delle imprese italiane”, rilevando che “è necessario che l’Europa diversifichi le sue fonti energetiche e scommetta sulla cooperazione con i paesi mediterranei operativi. In quest’area, come il Marocco”.
Il diplomatico ha sottolineato che questo Paese è “un importante partner commerciale per l’Italia”, aggiungendo che la cooperazione bilaterale si estende anche al livello universitario e di ricerca, che è uno dei pilastri della transizione energetica che richiede profili di alta formazione in ambito tecnico.
Da parte sua, il Direttore della Cooperazione, Partenariato e Comunicazione presso il Ministero della Trasformazione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile, Rashid Al-Faradi, ha indicato che il contesto nazionale, distinto dalle diverse ambiziose misure adottate nell’ambito del nuovo modello (NMD), è favorevole al rafforzamento dei partenariati internazionali.
Il funzionario ha affermato che il Regno afferma il suo impegno a continuare a lavorare a livello nazionale e internazionale e a combattere il cambiamento climatico attraverso strategie e misure concrete.
In tal senso, ha evidenziato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che mira a garantire la transizione del Paese verso un’economia verde e inclusiva entro il 2030, e la Strategia Energetica, che aspira ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico. Integrare l’efficienza energetica nei settori produttivi, rilevando che il Marocco sta anche lavorando per promuovere il trasporto multimodale, sviluppare idrogeno verde e consolidare i valori verdi e le città intelligenti a basse emissioni di carbonio.
Dal canto suo, la Rappresentante Paese dell’UNIDO in Marocco, Sanaa Lahlou, ha elogiato questa iniziativa, che consentirà di far conoscere alle imprese e alle istituzioni italiane le potenzialità e gli asset del Regno in relazione alla green economy.
Ha fatto riferimento, a tal proposito, al Country Partnership Program dell’UNIDO lanciato dal Marocco con l’obiettivo di diversificare le partnership nel campo del verde e di coinvolgere il settore privato nel raggiungimento dei vari obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel frattempo, il direttore dei settori industriali presso l’Agenzia marocchina per lo sviluppo degli investimenti e delle esportazioni (AMDIE), Ali Mahrez, ha esaminato le opportunità di investimento del Regno in settori ad alto potenziale di crescita, tra cui automobili e aviazione, e ha evidenziato i vari punti di forza dell’economia marocchina. Tessile, infrastrutture particolarmente solide e manodopera qualificata.
Ha anche colto l’occasione per mettere in evidenza l’ambiziosa politica di sviluppo sostenibile del Marocco, il fiorente clima imprenditoriale e la vicinanza geografica.
A sua volta, il Direttore della Cooperazione e dello Sviluppo del Business Internazionale di Mazen Ali Al-Zarawali ha presentato i vari progetti, realizzazioni e sforzi intrapresi dal Regno, che ne hanno fatto un vero e proprio centro energetico tra Europa e Africa, che indica l’impatto positivo e qualitativo di questo Regno. Questa dinamica è sul tessuto economico.
Questo incontro mira a promuovere gli investimenti, il commercio, l’innovazione tecnologica e le partnership tra il settore privato marocchino e quello italiano nel campo dello sviluppo industriale inclusivo e sostenibile.
L’iniziativa è stata organizzata da UNIDO Italia nell’ambito del progetto “Rafforzare le partnership internazionali tra imprese e/o istituzioni operanti nei settori dell’energia e dell’ambiente”, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente di Transizione.
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