Finora, gli idioti hanno abitato le nostre coste con relativa indifferenza. Questi minuscoli crostacei rossi, della famiglia degli isopodi, che misurano meno di 2 cm di lunghezza, interessano solo pochi biologi marini in tutto il pianeta. Quel tempo è finito. Pubblicato, giovedì 26 luglio, un articolo di un team francese nella recensione ScienzaE il Promette di fargli cambiare classe e di dargli il soprannome evocativo “Sea Bee”. I ricercatori della Roscoff Biological Station, associati ai laboratori cileni e tedeschi, hanno appena dimostrato che i crostacei assicurano l’impollinazione dei gracilaire trasferendo i gameti maschili da queste alghe rosse ai gameti femminili. Se questa modalità di riproduzione era abituale nelle piante da fiore, è sopravvissuta fino ad ora Sconosciuto tra le alghe.
Coordinatrice dello studio, Miriam Valero ha delle intuizioni da molto tempo. Sono passati quasi trent’anni dal biologo marino Studi, da ogni angolazione – dalla mappatura all’analisi genetica – questi spaghetti rossi sono così diffusi, collegati alle rocce da un disco appuntato. con una domanda “ripetute” : Come si toccano i gameti maschili e femminili? Perché dietro il loro identico aspetto, la nobiltà si distingue tra individui maschili e femminili. Se il primo rilascia i suoi gameti per riprodursi, il secondo li custodisce gelosamente. Un ulteriore ostacolo, gli spermatozoi delle alghe rosse non hanno le ciglia per muoversi. La dottrina della biologia marina voleva che la fertilizzazione avvenisse mediante il solo movimento dell’acqua.Spiega Miriam Valero. avevo dei dubbi. Sapevamo che i dardi erano ricoperti di pensieri e che questi ultimi passavano da un’alga all’altra. Non c’era motivo per cui non potessero recitare un ruolo. »
Lo studio ha permesso di svelare una modalità di funzionamento alla fine molto vicina a quella delle api
Come parte della sua tesi, la sua studentessa Emma Laffaut ha promesso di dimostrarlo. In primo luogo, confrontando il successo riproduttivo di gruppi misti di gracilaires con e senza crostacei, in vitro. Il risultato è stato sorprendente con una fertilizzazione fino a venti volte maggiore in presenza di soggetti sani. “Ma forse stavano solo trasportando acqua?” »E il Il giovane ricercatore si oppone al pensiero scientifico. Pertanto, l’esperimento è stato ripetuto in due fasi: Fu posto tra i maschi del muschio, e poi sommerso di nuovo in mezzo alle femmine. successo riproduttivo non negare. E se lo sperimentatore fosse colui che ha manomesso il trasferimento degli spermatozoi? »Continua a Dottorando. Si facevano gli stessi gesti, ma senza i crostacei. turno di fecondazione “Magra”.
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