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Dizionario innamorato della Toscana di Adrien Goetz. Uno sguardo senza compromessi

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Di Murielle Hervé-Morier

Ogni toscano porta dentro di sé un dizionario d’amore. C’è davvero qualcosa di cui essere orgogliosi in questa regione. Dante non è un eroe nazionale, un pilastro dell’unificazione linguistica? Sì, ma gli italiani prendono in giro e, per un giusto ritorno delle cose, è passata nel linguaggio quotidiano una parola per deridere chi si mette in mostra un po’ troppo: tuscaneggiare.

Inoltre, dà alla Toscana una reputazione come cartolina (cartone animato per i puristi) e, bisogna ammetterlo, il cliché esercita ancora sui sognatori il suo affascinante potere di attrazione. Inoltre, non sono né il cocente sole estivo né le orde di turisti a dissuadere il mondo dal calpestare tanti luoghi intrisi di bellezza e cultura. Anche se significa confondersi con il gregge, perché la particolare luminosità dei cieli toscani è irresistibile per tutti gli appassionati di paesaggi eccezionali.

A giudicare dal proliferare di guide turistiche sulla Toscana, è ben lungi dall’aver svelato tutti i suoi segreti. In questo dizionario, Adrien Goetz guarda con occhi diversi alla patria di Leonardo da Vinci e Michelangelo. Anche se l’autore, storico dell’arte e membro dell’Istituto, padroneggia più che bene la sua materia e affronta una moltitudine di temi, il suo approccio rimarrà necessariamente parziale, essendo l’argomento vasto. E, come indica il titolo, il libro risulta essere anche un po’ di parte, perché anche la visione “amorevole” di Adrien Goetz di questo pezzo d’Italia vuole essere soggettiva. Quest’opera scientifica si propone dunque di scoprire la Toscana dalla A alla Z e può essere consultata come un dizionario (ne è addirittura la funzione primaria) ma quest’ultima non ha vocazione enciclopedica. Guida solo l’utente che cerca di approfondire determinate conoscenze ed è con gioia che visiterà tutti questi musei e monumenti e camminerà in questi parchi e giardini aperti ai visitatori. Museo degli Uffizi… Duomo di Firenze e Siena… Palazzo Pubblico di Siena, Palazzo Vecchio di Firenze… La Toscana non ha certo il monopolio degli intrighi di palazzo e degli altri segreti dell’alcova, ma seguiremo con entusiasmo le orme di personaggi illustri che hanno segnato la storia.

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Sospettiamo che l’amore abbia anche un lato nascosto e Adrien Goetz è umano dopotutto, quindi può essere snob quando posa occhi sprezzanti sul carnevale di Viareggio, chiedendosi se non sia una delle feste più volgari d’Italia. Quanto al calcio storico fiorentino, questo curioso gioco di gladiatori moderni tanto assurdo quanto presumibilmente virile, che mescola calcio, rugby e wrestling, lascerà qualche dubbio. Il nostro cicerone ci invita anche ad uscire dai sentieri battuti mille volte dalla moltitudine, sconsigliando così la Casa di Dante, che si trova a Firenze, tra il Duomo e Palazzo Vecchio. “La leggenda dice che qui è nato il poeta, nessun archivio lo attesta. L’edificio ora ospita il Museo di Dante senza molto interesse…”

Infine, a furia di ammirare troppo la bellezza, è d’obbligo una sosta a Pontedera, secondo lui il paese più brutto della Toscana. Ricco di aneddoti personali e punteggiato di brani tratti dalle opere di scrittori, si capisce sfogliando questo vocabolario romantico che la Toscana non ha finito di attrarre folle come una calamita. Spetta ora al grande pubblico trovare ciò che sta cercando.

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