I progressi tecnologici consentono di decifrare il linguaggio dei capodogli e persino di distinguere tra diverse balene.
pubblicato
momento della lettura : 1 minuto.
Vivono nelle profondità dell’Oceano Indiano, al largo delle Mauritius: i capodogli, che senza dubbio conosciamo meglio al mondo, mentre si sviluppano sotto gli occhi e il bersaglio delle telecamere di specialisti francesi come l’oceanografo François Sarrano e il regista Rene Houzet, famoso per i suoi film subacquei.
>> Riusciremo mai a parlare con gli animali?
Un microfono molto speciale
E grazie alla sua registrazione, gli scienziati sono entrati nelle loro vite. Si immergevano con questi clan di capodogli da dieci anni. Alcuni di questi animali possono essere osservati più di 200 volte, il che è un numero enorme. Tra gli strumenti utilizzati dai subacquei c’è uno speciale microfono che permette loro non solo di registrare i suoni prodotti dai capodogli, ma anche di correlare questi suoni con specifici individui.
Finora era impossibile: sentivamo i suoni, ma non riuscivamo a identificare il trasmettitore. I ricercatori ora sanno chi sta parlando e possono persino stabilire l’età dell’animale analizzando quei clic. Sappiamo anche che questi suoni permettono loro di comunicare, ma non solo: gli animali possono localizzarsi anche al buio grazie all’ecolocalizzazione.
Questi capodogli ora hanno il loro documento d’identità. Questa è la missione affidata a questi ricercatori della Fondazione dedicata alla vita marina nell’Oceano Indiano. Finora hanno pubblicato circa un centinaio di “ID”. Grazie ad analisi genetiche è stato ricostruito anche un albero genealogico di una delle popolazioni di capodogli a partire da pezzi di pelle morta lasciati dagli animali.
Il lavoro non si ferma qui: gli scienziati vogliono chiaramente saperne di più su questi gruppi di capodogli. Cercheranno ora di stabilire le differenze nelle espressioni fonetiche che possono essere presenti, a seconda della situazione, i diversi dialetti del mondo sottomarino…
“Pioniere del caffè a misura di hipster. Creatore amichevole. Analista pluripremiato. Scrittore. Studioso di cibo. Drogato di televisione. Ninja di Internet.”