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Rimini, choc in ospedale. Macchine dei dottori distrutte – Cronaca

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Settanta auto danneggiate: vetri rotti, specchietti bruciati, carrozzeria graffiata. Tutte le auto di medici e paramedici, parcheggiate davanti all’ospedale di Rimini. Loro, gli uomini e le donne che lavorano all’ospedale Infirm, avevano terminato il turno di notte. Uno spostamento reso ancora più pesante dal clima in cui è nuovamente precipitata con l’aumento dei casi positivi di Covid. Medici, infermieri, operatori sociali e sanitari sognavano solo di salire in macchina e tornare a casa, per godersi un …

Settanta auto danneggiate: finestre rotte, specchi gonfi, corpo graffiato. tutto macchine di medici e paramedici, parcheggiato davanti all’ospedale, a Rimini. Loro, gli uomini e le donne che lavorano all’ospedale Infirm, l’hanno fatto finito il turno di notte. Una modifica resa ancora più pesante dal tempo metereologico che cala con l’aumento dei casi di da positivo Covid. Medici, infermieri e assistenti sociali sanitari sognavano solo di salire in macchina e tornare a casa, di rilassarsi con le loro famiglie in un domenica soleggiata fine ottobre. Invece di ieri mattina, poco prima delle sette, la scoperta, amara e inspiegabile. Le loro auto erano diventate un bersaglio, incline al vandalismo.

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Una vera strage nei tre parcheggi riservati ai dipendenti dell’Ausl, via Stampa e via Settembrini. Alla fine del conteggio, le auto danneggiate avevano addirittura raggiunto i 70 anni. finestre soffiate, specchi: a terra solo un sacco di vetri, resti di una lunghissima scia di Peccato. Alcuni operatori sanitari si sono ritrovati con l’auto graffiata: soprattutto i più nuovi, quelli acquistati di recente, l’hanno pagata.

Ma nonostante i vetri rotti, all’interno delle settanta macchine non è stato portato via niente, niente oggetti, niente bicchieri o monete. Niente di niente. Certamente, quindi, non opera di alcuni disperati alla ricerca di oggetti da rubare.

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Commento Andrea Boccanera, responsabile dell’incolumità dei lavoratori dell’Ausl Rimini: “Non è certo opera di un ubriacone o di un delinquente, questa notte è un attacco mirato contro gli operatori sanitari. Accanto alle auto dei dipendenti dell’Ausl, a pochi metri di distanza, ce n’erano altre e non furono toccate. Coloro che hanno colpito lo hanno fatto scientificamente e miravano solo a danneggiare le auto del personale medico “.

Boccanera entra poi nei dettagli: “Le persone sono sempre di più esasperato e nervosi, forse ai loro occhi, con i nostri richiami sociali a rispettare le misure, le distanze che ci creano allarmismi, potrebbe pensare qualcuno. Settanta auto non subiscono atti vandalici, tutto il personale lavora nella sanità pubblica, negli ospedali. È un attacco mirato contro di noi. Lo chiediamo da anni macchine fotografiche per garantire maggiore sicurezza ci auguriamo che questa volta, dopo questo episodio, saremo ascoltati anche dal nostro servizio sanitario ”.

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