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La parità tra donne e uomini avanza in Europa

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La parità tra donne e uomini avanza in Europa

Sta migliorando! Dopo anni di stagnazione, negli ultimi mesi la parità tra donne e uomini è progredita – leggermente – nell’Unione europea, secondo l’indice calcolato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE).

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“Ha raggiunto 70,2 punti su 100 nel 2023, superando per la prima volta la soglia dei 70 e registrando il suo incremento annuale più alto di 1,6 punti”.I dettagli della fondazione nel suo rapporto annuale, pubblicato martedì 24 ottobre. “L’Europa si sta muovendo nella giusta direzione”, saluta il suo presidente, Carlin Schell. Prima della qualificazione: Ma questo non basta e i progressi sono fragili. »

Da dieci anni l’EIGE, collegato alla Commissione europea, elabora una serie di indicatori su salari, orario di lavoro, salute e varie disuguaglianze tra donne e uomini per confrontare lo sviluppo dei paesi membri. Nel corso degli anni, il suo indice ha permesso di misurare gli effetti delle recessioni, della pandemia di Covid-19, durante la quale le donne erano in prima linea, o anche delle politiche pubbliche attuate per promuovere la parità.

– Aumentare il ricorso agli aiuti esteri

Il rapporto 2023 presenta un panorama contraddittorio. Non sorprende che i paesi nordici (Svezia, Paesi Bassi e Danimarca) occupino la vetta della classifica, mentre la Francia occupa il sesto posto, ottenendo 76 punti su 100. Se mostrano risultati inferiori alla media, allora Unione Europea, Portogallo, Italia e Malta, mentre la Grecia ha compiuto evidenti progressi negli ultimi anni, mentre Ungheria, Romania e Polonia stanno attraversando una fase di recessione.

Nel dettaglio, i progressi sono notevoli in termini di tempo dedicato alla cura (dei figli o dei genitori) e ai lavori domestici, dove l’indicatore balza di 9,6 punti rispetto al 2022. Di meno perché gli uomini fanno di più… solo perché le donne lavorano meno. Meno impegnati nei lavori domestici non retribuiti in generale, soprattutto a causa del crescente ricorso ad aiuti esterni, come i servizi di consegna a domicilio.

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“Quindi non è una questione di cambiamento strutturale”.Si rammarica del rapporto, citando il passaggio del Premio Nobel per l’economia 2023 a Claudia Goldin: “Non avremo mai l’uguaglianza di genere finché non avremo anche l’uguaglianza di genere”. Secondo lo studio, il 63% delle donne europee afferma di preparare i pasti ogni giorno a casa, rispetto solo al 36% delle donne europee.

Migliora anche la rappresentanza negli organi di potere (+1,9 punti): aumenta la presenza delle donne alla guida dei consigli di amministrazione delle aziende o dei parlamenti, grazie a diverse leggi nazionali sulla parità. Prendiamo, ad esempio, la legge Coupe-Zimmerman in Francia, che dal 2011 obbliga le grandi aziende a nominare almeno il 40% di donne nei loro consigli di amministrazione.

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