Il Presidente dell’Abruzzo, Marco marsilio, ha firmato l’ordinanza con la quale la regione descrive il torna alla zona arancione, che dovrebbe quindi essere attivato da Domani, e non, come previsto dalla Cabina di regia nazionale, da mercoledì 9. Una nota del personale della Regione spiega che il ministro Speranza è stato informato prima dell’adozione del provvedimento. Marsilio sentì di doversi assumere la responsabilità di impedire che un’applicazione letterale delle leggi vigenti causasse un trattamento sproporzionato e dannoso all’Abruzzo. Il governo, tuttavia, sta rallentando. Se l’Abruzzo da domani decide di diventare la zona arancione sarà diffidente, ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a Non l’urso sul canale 5.
I dati confortanti
Abruzzo era entrato nella zona rossa dal 18 novembre, quando, dopo le conclusioni del Comitato tecnico scientifico regionale, Marsilio – ricorda la nota pubblicata oggi – aveva assunto la responsabilità di anticipare autonomamente l’applicazione di regole più restrittive richiesto dalle normative nazionali. Tecnicamente, quindi, dovrebbe spostarsi verso la zona arancione Mercoledì 9 dicembre. Oggi, rispetto ai dati forniti dal Comitato Tecnico Scientifico Regionale dopo l’ultimo
sorveglianza (dati che la Regione definisce confortanti), il governatore ha deciso di anticipare di due giorni. In particolare, si legge nella nota per la regione, non c’è stato un numero così basso di nuovi positivi dal 23 ottobreInoltre, sono in calo anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in ambito medico. Allo stesso tempo, da metà novembre ad oggi il numero dei posti letto è aumentato di qualche centinaio disponibile per l’assistenza sanitaria abruzzese per i pazienti positivi al Covid-19.
La reazione del governo
Il governo è fuggito dall’irritazione per l’ordinanza subito dopo la sua firma. In un primo momento, fonti governative hanno affermato che l’esecutivo stava considerando a lettera di costituzione in mora al governatore Abruzzo, dove al presidente della regione sarebbe chiesto di ritirare l’ordine. La lettera di costituzione in mora sarebbe basata sul fatto che, in caso di mancata esecuzione della richiesta, la responsabilità per ogni nuovo contagio nei luoghi che avrebbero dovuto rimanere chiusi ricadrà sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo. Poi il ministro Boccia, invitato a No Urso, ha confermato le voci: lo è volontà del governo di riconoscere la fine del periodo della zona rossa entro le tre settimane necessarie e obbligatorie, quindi se l’Abruzzo tornasse nella zona arancione da mercoledì avrebbe il benestare del ministero della Salute. Se la Regione Abruzzo deciderà autonomamente di recarsi in zona arancione da domani mattina, verrà avvisata.
La riapertura annunciata da Marsilio
Marsilio ha annunciato di aver firmato l’ordine anche in un post sulla sua pagina Facebook, in cui si legge: Da domani riaprono i negozi, Mercoledì college. Impegno a riaprire il commercio prima del mantenimento dell’Immacolata Concezione. Il completamento del corso, prosegue il presidente della Regione, avverrà questo mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa.
6 dicembre 2020 (modifica il 6 dicembre 2020 | 23:07)
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