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James Webb svela i segreti di “The Brick”, questa strana regione della Via Lattea
Astronomia – No, non è il materiale utilizzato per costruire gli edifici, è una regione rettangolare molto oscura e densa della nostra galassia, la Via Lattea. Un luogo che non rispetta le leggi conosciute dell’universo. Grazie al nuovo telescopio James Webb della NASA, gli scienziati sono riusciti a far luce su questa regione dello spazio, chiamata Brick. Ma il mistero non fa altro che infittirsi.
Pubblicato in Giornale astrofisico All’inizio della scorsa settimana, uno studio ha scosso ciò che pensavamo di sapere al riguardo e rappresenterà una “enorme rivoluzione”, secondo l’astronomo Adam Ginsberg dell’Università della Florida che lo ha condotto. In particolare, la scoperta del monossido di carbonio ghiacciato, che è, in teoria, un elemento ideale per la formazione stellare, lascia agli scienziati più domande che mai.
James Webb
Fotografie di mattoni scattate da James Webb
Perché nella Brick Zone, questa nube di gas e polvere, le stelle sono quasi completamente assenti, motivo per cui questa regione da anni rappresenta un vero grattacapo per i maggiori esperti di astronomia. In generale, quando la densità di queste nubi (chiamate nebulose) è molto elevata e le temperature sono molto basse, la materia si condensa sotto l’influenza della gravità e si formano le stelle.
Ma non è così per questa regione: nonostante sia molto densa di gas, non contiene quasi stelle. Ancora più strano: il ghiaccio di monossido di carbonio solleva ulteriori domande: non dovrebbe fornire lo spazio freddo perfetto per la formazione di questi corpi celesti?
Le domande si moltiplicano
Facciamo un passo indietro. Il monossido di carbonio è un gas noto per essere pericoloso per la salute. Questo stesso gas esiste nello spazio, solidificandosi come ghiaccio attorno a minuscoli granelli di polvere. Finora era stato rilevabile solo allo stato gassoso, ma l’arrivo di James Webb ha permesso di scoprire una quantità solida inaspettata nella famosa zona di La Brecque.
È qui che queste immagini potrebbero cambiare la nostra comprensione delle nebulose: il ghiaccio di anidride carbonica è presente molto più del previsto… tranne che non dovrebbe essere lì. La temperatura della nube è piuttosto elevata e non corrisponde alle condizioni necessarie per la solidificazione del gas. Secondo l’astronomo Adam Ginsberg ciò potrebbe essere dovuto alla bassa temperatura della polvere stessa, o addirittura alla presenza di acqua ghiacciata all’interno dei mattoni. Ciò, a sua volta, solleva interrogativi sull’origine del ghiaccio e dell’acqua sulla Terra.
Ma la domanda iniziale rimane aperta: perché questa regione densa e fredda (anche se meno del previsto) è priva di stelle? La risposta potrebbe aprire nuove porte alla comprensione delle nubi che consentono la formazione e la formazione delle stelle. Pertanto, lo spazio come lo conosciamo potrebbe essere stato creato secondo regole diverse da quelle finora concepite. Dovremmo quindi mettere in discussione la nostra conoscenza della materia che costituisce l’universo.
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