Ogni lunedì fino all’inizio dell’Euro, il Calciomio racconta la storia di 23 giocatori che, a modo loro, hanno segnato le campagne europee della Nazionale. Prima puntata di oggi, con il capolavoro di Toldo nel 2000, contro l’Olanda.
Toldo, l’Intruso
Alla vigilia di Euro 2000, la gerarchia sembra chiara tra i portieri italiani. Buffon è il numero 1, Peruzzi secondo e Toldo terzo. Nulla quindi lo predestina a un bel destino, ma una serie di sorprese lo proietterà nelle gabbie: mentre Peruzzi si ritira dalla Squadra, seccato di essere solo il numero 2, Buffon si ferisce una mano. Infine, saranno Abbiati e Antonioli a sostituire Toldo.
Se alcuni osservatori coltivano dubbi sulla capacità di Toldo di imporsi in mondovision, le prime quattro partite della Nazionale li rassicurano, con 4 tranquille vittorie. Quando gli italiani si presentano ad Amsterdam per affrontare gli olandesi surriscaldati dal pubblico di casa, Toldo non dà più nessuna preoccupazione.
Nessuno, però, era pronto per Toldo a rubare la scena a questo punto.
Salvatore della nazione
Nelle semifinali dell’Euro l’Italia non è favorita. L’Olanda arriva con un attacco a fuoco, guidato da Kluivert, Bergkamp e Overmars. E quando, poco dopo la mezz’ora, Zambrotta ha ricevuto un secondo giallo, in pochi hanno visto gli italiani mantenere la porta inviolata per il resto della partita.
Dopo il cartellino rosso, le onde arancioni si susseguono sulla porta azzurra, e il capolavoro di Toldo può iniziare. Il portiere della Fiorentina non può fare nulla sul tiro di Bergkamp che colpisce il palo, ma si fa carico del primo rigore offerto all’olandese.
Spinto da Nesta, Kluivert vince quindi un rigore, che Frank de Boer vuole tirare. Il suo colpo, forte, non spaventa Toldo che lo ferma e festeggia: il game plan degli italiani regge.
A questo punto della partita, Toldo ha già fatto molto di più di quanto l’Italia si aspettasse da lui. Ma la sua storia personale non finisce qui.
L’Italia si è poi svegliata un po ‘, ma un secondo rigore per l’Olanda ha fatto venire i brividi lungo la schiena. Questa volta è la provvidenza che salva Toldo: preso con il piede sbagliato, il portiere vede fortunatamente il tiro di Kluivert che colpisce il palo.
0-0, sempre. Gli spettatori sono sbalorditi; L’Italia è benedetta. La Squadra difende bene, e Toldo moltiplica le parate contro Overmars, Van Bronckhorst e Seedorf.
I calci di rigore: la prestazione di una vita
Quando l’Italia prende l’Olanda ai rigori, gli spettatori dell’Amsterdam Arena non ce la fanno più. La fortuna degli italiani sta per spegnersi!
Ancora una volta sta accadendo il contrario e Toldo è ancora al centro del dibattito. Segue la prestazione di una vita: quando Bosvelt si fa avanti e cerca di ingannare Toldo, il portiere non si fa intimidire, resta in mezzo e ferma il rigore.
Sul 2-0 per l’Italia, Stam manda tra le nuvole il suo rigore e oscura il cielo olandese. Totti segna il 3-0 con una panenka e Kluivert avanza per chiudere o raddoppiare. Fortunatamente per il suo Paese, Kluivert ha convertito il suo rigore, che è il primo che Toldo incassa in questa partita… al 5 ° tentativo!
Ma la follia non finisce qui. Quando Maldini perde l’occasione di mandare l’Italia in finale, De Boer torna a tentare la fortuna contro Toldo, le speranze di un Paese sulle sue spalle. Per l’ultima volta quella sera il portiere della Fiorentina si tira fuori i vestiti da supereroe e ferma l’ultimo rigore della serata.
Mentre i suoi compagni di squadra corrono da lui, estatici, migliaia di cose passano per la mente di Toldo. Durante la partita gli saranno stati sorteggiati 6 rigori. Risultato: 1 gol, 2 errori e 3 parate!
Se nel finale Toldo non ripeterà le sue imprese, finisce comunque nel torneo a squadre, e segna per sempre l’Italia con il capolavoro di una vita, al termine di una calda notte di estate ad Amsterdam.
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