Più di cento migranti sono rimasti bloccati in mare nel 2019. Giovedì, Giuseppe Conte, Primo Ministro italiano, è stato ascoltato dai tribunali.
Il capo del governo italiano Giuseppe Conte è stato ascoltato giovedì come testimone da un giudice nel contesto di un caso di migranti bloccati in mare nel 2019 in cui Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, è sospettato di rapimento di persone.
“Il presidente del Consiglio ha dimostrato grande collaborazione, le sue risposte sono state molto dettagliate”, ha detto ai giornalisti a Roma il giudice Nunzio Sarpietro, che deve decidere se mandare o meno Matteo Salvini alla giustizia. “Non parliamo ancora di reati, stiamo parlando di una procedura che mira a stabilire se c’è stato un reato”, ha dichiarato Nunzio Sarpietro, venuto apposta da Catania (Sicilia, Sud) per ascoltare Giuseppe Conte presso la sede del governo a Roma. .
Sospetto di abuso di potere
In questo caso Matteo Salvini, leader della Lega (estrema destra) e ministro dell’Interno nel primo governo di Giuseppe Conte, è sospettato di abuso di potere e rapimento di persone per aver bloccato in mare 116 migranti per diversi giorni che erano in a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana, la Gregoretti.
La strategia di difesa di Matteo Salvini è quella di coinvolgere il premier Giuseppe Conte, assicurando che il blocco della nave sia una decisione collettiva del governo.
Nell’ambito di questo caso, l’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio, allora vicepresidente del Consiglio nonché Matteo Salvini, sarà ascoltato dal magistrato il 19 febbraio a Catania. Nunzio Sarpietro non ha specificato quando renderà pubblica la sua decisione sull’eventuale eliminazione di Matteo Salvini.
Altra procedura
Matteo Salvini affronta un altro procedimento simile a Palermo, in Sicilia, in cui è anche accusato di sequestro di persone e abuso di potere per aver vietato lo sbarco di un centinaio di migranti soccorsi in mare da Open Arms nell’agosto 2019 e rifiutato per giorni di concedere una cassaforte. porto alla nave della ONG spagnola che ha ancorato al largo della piccola isola di Lampedusa, a causa del peggioramento delle condizioni a bordo.
In questo secondo caso, iniziato il 9 gennaio, è prevista una nuova udienza preliminare per il 20 marzo.
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