Dai circoli che sono iniziati alla gente comune, affascina i Tarocchi e suscita illusioni. A separare la storia del mito, lo storico dell’opera Thierry Depolis ripercorre le origini e gli sviluppi di questo spettacolo che, nel tempo, divenne oggetto di speculazioni esoteriche.
Ha firmato il catalogo specializzato in tarocchi Thierry Depolis Tarocchi, gioco e magia Dalla grande mostra tenutasi alla Biblioteca Nazionale nel 1984 e nel 1985. Attualmente sta lavorando al libro Tarocchi luminosi. Capolavori del Rinascimento italiano Che sarà presto pubblicato da Lienart Editions.
Cosa sappiamo dell’emergere di questo gioco nato in Italia agli albori del Rinascimento?
Thierry Depolis: I Tarocchi appaiono intorno al 1430 nel nord Italia, forse a Milano o Firenze, sotto il nome di battesimo VittorieCioè dalla “vittoria” che deriva dalle sue grandi innovazioni. Infatti, questo gioco composto da cinquantasei carte divise in quattro colori nella sua versione italiana (coppa, bastone, spada e dinario) presenta una serie di carte aggiuntive, ovvero: VittorieChe chiamiamo “origini” e che i sotto-studiosi chiamano “gli arcani maggiori”
Questa particolarità deriva da un blackjack che fu inventato alcuni anni fa, intorno al 1415-1418, da un umanista milanese, Marziano da Tortona, su richiesta del Duca di Milano, Filippo Marie Visconti. Uno di loro – non sappiamo quale – ha una grande idea di aggiungere una serie di sedici carte alle carte normali (in contrasto con ventidue per i Tarocchi) che è sempre superiore alle altre e rappresenta gli dei di Olympus.
I Tarocchi apparvero intorno al 1430 nel nord Italia, forse a Milano o Firenze.
Se le carte arrivassero dall’Oriente, questa novità concluderebbe un fondamentale contributo occidentale: l’invenzione della carta vincente. Da questo prototipo nasceranno i Tarocchi stessi, circa quindici anni dopo. Sostituzione del nome Vittorie di Taroko Circa 1500 interviene per un motivo sconosciuto, senza cambiare le regole o le carte.
Il percorso derivato verso un’origine Taroko Sarà un collegamento con lo spazio vuoto, cioè la detrazione (il peso a vuoto sarà detratto dal peso lordo), perché nei Tarocchi alcune carte vengono “detratte” prima del gioco: questa è la differenza. L’ultimo episodio del dialetto italiano Taruch Toccò a dare il “tarocco” francese, attestato dal 1505 con la scritta “tarau (x)”.
Come si è diffuso questo nuovo gioco in tutta Europa?
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