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Un’azienda italiana ha progettato, in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea, una tuta per limitare gli effetti dell’assenza di gravità sugli astronauti. Questo è ciò che indossava Thomas Pesquet durante la sua ultima missione spaziale.
Per combattere gli effetti di sei mesi in assenza di gravità, Thomas Pesquet ha indossato quattro anni fa, durante la sua precedente missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, un equipaggiamento rivoluzionario progettato nel nord Italia. Questa tuta molto speciale, realizzata in nylon, mette sotto pressione il corpo degli astronauti e stimola i muscoli inattivi. L’indumento è stato prodotto in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea.
“Nello spazio non c’è gravità. La colonna vertebrale può allungarsi fino a sette centimetri, il che crea problemi e dolori alla parte bassa della schiena, fa molto male al corpo”, spiega Massimiliano Mirabella, direttore sviluppo dell’azienda italiana. La tuta ripristina la pressione atmosferica terrestre. Questo materiale doveva essere rigido e flessibile, resistente al fuoco, pur rimanendo leggero e confortevole. Gli scienziati hanno disegnato una mappa degli organi da proteggere. Le misure di Thomas Pesquet sono state prese in officina per adattare al meglio il suo outfit. È in fase di sviluppo anche un prototipo di tuta per andare su Marte.
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