Secondo l’ultimo rapporto del programma Copernicus, la velocità del vento era particolarmente bassa in alcuni paesi europei nel 2021. Soprattutto nel nord Europa, dove è stato installato un gran numero di turbine eoliche.
Maltempo per le turbine eoliche! Raramente il vento soffia così leggero come l’anno scorso in Europa. Nel 2021, in alcune parti dell’antico continente, la velocità del vento è stata la più bassa mai registrata da almeno quarant’anni. per me L’ultimo rapporto del programma spaziale Copernicusl’Osservatorio europeo preposto alla raccolta dei dati sullo stato del pianeta, è già necessario risalire al 1979 per trovare un livello così basso, data dei primi dati storici.
In una regione che si estende dall’Irlanda e dal Regno Unito alla Danimarca, alla Germania e alla Repubblica Ceca, passando per il Mare del Nord, la velocità media annua del vento in alcune località è stata fino al 10% inferiore alla media registrata nel periodo di riferimento 1991-2020. D’altra parte, identifica i rapporti di Copernicus, venti più forti della media sono stati registrati nell’Europa sudorientale, principalmente in Italia, Grecia, Turchia e nei Balcani.
Tuttavia, questa situazione non è priva di conseguenze per l’approvvigionamento energetico in Europa. I paesi in cui i livelli di velocità del vento sono stati particolarmente bassi sono anche i paesi in cui l’energia eolica è più sviluppata. La Germania ha la più grande capacità produttiva del continente, mentre il Regno Unito è al terzo posto sul podio. Al largo delle coste della Danimarca, il 44% del suo consumo è coperto da turbine eoliche e il mare è coperto da allevamenti marini.
Un indicatore sempre più monitorato
Per gli eolici onshore, la capacità di generazione media annua nel 2021 è stata inferiore di circa il 13% in Germania e nel Regno Unito rispetto alla media annuale per il periodo 1991-2020, e ha raggiunto il 15% in Irlanda e Repubblica Ceca. Per l’eolico offshore, Paesi Bassi, Germania e Danimarca avevano una capacità di produzione inferiore di circa il 9% rispetto alla stessa media. Nel Regno Unito e in Irlanda era inferiore a più del 10%.
Secondo un rapporto Copernicus, una riduzione del 10% della velocità del vento si traduce in una riduzione del 27% della potenza delle turbine eoliche, che, per inciso, necessitano di una velocità minima per generare elettricità. Con l’aumento dell’energia eolica, come in Francia, l’andamento dei livelli di velocità del vento diventerà un indicatore da monitorare da vicino. Se tali episodi si ripresentassero, o addirittura diventassero la norma, potrebbero avere ripercussioni sul suo sviluppo.
D’altra parte, i professionisti di questo settore sono fiduciosi, soprattutto dipendenti dai miglioramenti tecnologici. “Le turbine eoliche iniziano a produrre elettricità con una velocità del vento di circa 10 km/h” e “poiché è previsto il vento, la rete è bilanciata senza difficoltà”, conferma il portavoce di France Energy Michel Gioria, per me Attraverso. Tuttavia, a causa del riscaldamento globale, la velocità del vento in Europa potrebbe diminuire in futuro.
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