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A Venezia, in Italia, artisti della foglia d’oro hanno reso la grandezza e lo splendore di palazzi, teatri e chiese. Relazione sull’artigianato meticoloso.
A Venezia (Italia), l’oro si trova ovunque. A volte finto, come sulle maschere, ma anche vero, come quello che decora le gondole. Nel segreto di un vicolo, Marino Menegazzo è l’ultimo dei “battiloro”, quelli che battevano manualmente la foglia d’oro, con una massa che può arrivare fino a 8 kg. “Tutto dipende dallo spessore dell’oro che riceviamo, ma in media arriviamo a 30-35.000 colpi di massa per un quaderno di foglie d’oro“, annotato Marino Menegazzo.
Ogni volta è necessaria almeno un’ora di lavoro, ed è solo aprendo il piccolo torchio imbottito che scopre se la maturazione è perfetta. Le foglie d’oro, che pesano due centesimi di grammo ciascuna, verranno ora tagliate, a mano… o più precisamente, senza mani. E qui sta tutta la difficoltà. “La cosa più difficile del tagliare la foglia d’oro è imparare a soffiare, perché è il nostro respiro che ci aiuta a muovere la foglia.“, descrivere Sabrina Berta, artigiana orafa.
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