Headliner del peplo di Matteo Rovere, Il primo re, insieme ad Alessandro Borghi, Alessio Lapice è uno dei giovani attori più in voga del cinema e della televisione italiani. Originario di Napoli, ha conquistato i cuori di romani e italiani attraverso interpretazioni memorabili, intrise di sensibilità, fascino e sensualità.
Interprete di Simone nella serie Netflix Parco giochi e Michele in Fine settimana (Riccardo Grandi, 2020) È lontano dai riflettori che Alessio Lapice cresce. Originario di Castellammare di Stabia, non lontano da Napoli, si innamorò del 7ns Arte a 17 anni.
Un giorno, dieci film
È in una famiglia più “normale” che Alessio Lapice cresce. Proveniente da una piccola famiglia composta da una sorella e un fratello, suo padre è un rappresentante e sua madre un’impiegata. Giovane curioso e abitato da un’anima avventurosa, la sua infanzia è scandita dalle quattrocento mosse che compie con i suoi amici e dalle sue appassionate discussioni con gli anziani. Lontano dallo scintillio, lontano dallo spettacolo, la strada era il suo palcoscenico, ogni uscita era la promessa di una nuova epopea.
Sono cresciuto per le strade, in un quartiere vivace, [passant mon temps] andare all’avventura con i miei amici e chiacchierare con gli adulti, o osservarli mentre giocano a carte. Dietro la casa si stendeva la campagna, e all’imbrunire andammo da un uomo che possedeva dei polli e gli demmo dei nomi. E poi c’era questo amico che sapeva delle piante e le mangiava. Eravamo come i Goonies. Era come vivere dieci film al giorno.
Il richiamo del cinema
Spinto dalla sua voglia di avventura e dalla sua insaziabile curiosità, Alessio Lapice accetta il suo primo ruolo mentre sta per finire il liceo. Questa prima esperienza sul palcoscenico gli fa intravedere le mille e una possibilità di una carriera nel cinema, e dopo il diploma si reca a Roma con un obiettivo in mente: diventare attore. Ha poi frequentato La Duse, scuola di recitazione fondata da Francesca De Sapio e Giuseppe Perruccio, prima di studiare con Ivana Chubbuck e Michael Margotta. Nel corso dell’anno 2016 partecipa inoltre a diverse iniziative creative organizzate dal Centro Sperimentale del Cinema di Roma.
Debutto televisivo
Nel 2015 Alessio Lapice si è unito al cast della serie al riparo e muove i primi passi in televisione. Ha poi fatto varie apparizioni televisive e ha partecipato all’ultima puntata di Don Matteo 10. Si vede anche apparire nella serie Estate infinita regia di Valentina Vlasova. Nel 2016 ha interpretato il caporale e autista di ambulanza Francesco De Lucia nella serie Sabotaggio. Si è poi unito al cast della seconda stagione di Gomorra dove interpreta Alfredo Natale.
Rivelazione nel cinema
L’attore ottiene il suo primo ruolo da protagonista grazie al film Tafanos (2017) di Riccardo Paoletti. Lo stesso anno, il lungometraggio di Bruno Oliviero, Nato a Casal di Principe, lo porta al 74e edizione del Spettacolo di Venezia.
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La carriera cinematografica di Alessio Lapice è davvero decollata quando è stato scelto per interpretare Romolo, nell’affascinante peplo di Matteo Rovere, Il Primo Re, un film girato interamente in latino arcaico, e che racconta la storia della fondazione di Roma. Questo ruolo gli ha aperto molte porte e gli ha persino aperto una carriera internazionale. Ruoli a catena nel cinema e in televisione, lo vediamo in mi sento bene di Donato Rotunno, ma anche nel thriller psicologico Fine settimana di Riccardo Grandi – disponibile su Amazon Prime.
Dal 2019 condivide il poster della serie Imma Tataranni, sostituto procuratore con Vanessa Scalera, dove interpreta Ippazio Calogiuri. La serie batte anche i record di ascolti.
Ultimamente, Netflixphiles ha avuto l’opportunità di scoprire o riscoprire Alessio Lapice in Parco giochi, la serie Isabella Aguilar ambientata nella Roma degli anni ’60, e dove interpreta Simone Baldi, fotoreporter molto scrupoloso. Questo nuovo ruolo permette al giovane attore di entrare nel circolo ristretto del caleidoscopio di Netflix, che potrebbe preludere alla svolta internazionale della sua carriera. Solo il futuro ce lo dirà.
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