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Avvisi e-mail per notifiche di biglietti falsi

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Avvisi e-mail per notifiche di biglietti falsi

L’e-mail chiede agli automobilisti di pagare una multa di 45 euro, ma alcuni dettagli consentono di scoprire la frode.

Una truffa fraudolenta di biglietti sta attualmente attaccando le caselle di posta francesi. Secondo le informazioni ricevute da Sito specializzato PhonandroidAttualmente in Francia, la campagna di “phishing” assume la forma di e-mail in cui il destinatario viene presentato come “AMENDES GOUV”, in cui è richiesto il pagamento di una multa.

Secondo le mail osservate, i truffatori si rivolgono agli automobilisti, perché l’auto è stata “oggetto di una sorveglianza che ha permesso di trovare una multa per eccesso di velocità”. Presumibilmente lampeggiante a 85 km/h invece di 70, il conducente deve pagare una multa di 45 euro secondo l’e-mail, accompagnata da un punto di revoca della patente di guida.

Le e-mail di phishing utilizzano i classici codici e-mail amministrativi
Le e-mail fraudolente utilizzano i classici codici e-mail amministrativi © Phonandroid

Alcuni dettagli fastidiosi

La manovra non è altro che una truffa e può essere rilevata con relativa facilità. Perché anche se l’e-mail utilizza i simboli di base di un’e-mail amministrativa, come gli emblemi della Repubblica francese, alcuni dettagli non si attaccano.

Innanzitutto, l’e-mail è pubblica: non sono stati identificati né la descrizione del tuo veicolo in qualsiasi momento, né il tuo nome e cognome, né la targa del tuo veicolo e nemmeno il luogo del presunto reato.

Inoltre, anche se l’Agenzia nazionale per il trattamento dei reati automatizzati (Antai) a volte invia i biglietti via e-mail, l’indirizzo delle autorità è “[email protected]”. , non “AMENDES GOUV”.

Un obiettivo: svuotare il tuo conto in banca

Lo scopo di questo tipo di truffa è di mandarti su un sito dove dovrai inserire tutti i tuoi dati bancari, e poi svuotare il tuo account. Perciò stai attento.

E se hai già inserito i tuoi dati bancari, dovresti contattare la tua banca. In secondo luogo, è utile segnalare le email sulla piattaforma segnale di spam, raccomandato dalla CNIL.

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