Le coste greche vorrebbero sicuramente uno dei porti adriatici, o Igoumenitsa (foto) o Patrasso, motivo per cui dovrebbero esercitare pressioni sul gruppo italiano a Heraklion. Tuttavia, si dice che ci sia interesse anche da parte di OLTH. (Foto di Shutterstock)
La difficile partita a scacchi sul sistema portuale greco sullo sfondo del programma di privatizzazione dei porti regionali è giocata da fondi di investimento greci e stranieri. Se escludiamo i porti di Alexandroupolis e Kavala – dove l’interesse americano è così forte che molto probabilmente finiranno attraverso la procedura di gara o in Quintana Infrastructure o in investimenti portuali internazionali, senza eccezioni – il “triangolo” di Igoumenitsa – Patrasso – Heraklion sembra svilupparsi in un campo competitivo Il forte legame tra le compagnie di navigazione greche (Attica, azioni ANEK) e il gruppo italiano Grimaldi. Quest’ultimo, controllando le linee minoiche, cerca un ponte portuale sulle linee dell’Adriatico e di Creta.
Tuttavia, allo stesso tempo, c’è un forte interesse per Igoumenitsa da Ivan Savvidis Group attraverso OLTH, che potrebbe apparire anche nel contesto degli equilibri emergenti tra gli investitori interessati al porto di Heraklion.
Nello scacchiere c’è anche il porto di Patrasso, ma la competizione non è ancora iniziata. In parole povere, le navi costiere greche vogliono sicuramente uno dei porti dell’Adriatico, Igoumenitsa o Patrasso, motivo per cui dovrebbero esercitare pressioni sul gruppo italiano a Heraklion. Il gruppo italiano è interessato a entrambi i contendenti e potrebbe essere interessato alla terza competizione a Patrasso, ma c’è una questione di concorrenza se acquisiscono Igoumenitsa.
A questo “ordine di forze” si aggiunge l’Autorità Portuale di Salonicco, che considera Igoumenitsa un luogo naturale per la sua espansione strategica e lo sviluppo dell’attività di trasporto passeggeri. Tuttavia, a Heraklion sono attesi forti stakeholder, tra cui GEK TERNA, che sta assumendo la forma del nuovo aeroporto di Castelli e Heraklion, nonché grandi compagnie di crociere straniere tra le altre.
Sulla base dei dati fino ad oggi, si stima che le offerte vincolanti e l’emergere di un investitore privilegiato per i porti di Alexandroupolis e Kavala continueranno fino alla fine dell’anno, seguiti immediatamente dal porto di Igoumenitsa. Intanto, il 17 settembre, è stato fissato il termine per le manifestazioni di interesse nel porto di Heraklion (previa proroga). Si segnala che sono in corso i preparativi per l’invito a manifestare interesse presso l’Autorità Portuale di Volos. I compagni hanno spiegato che la tempistica esatta delle scadenze per tutti i porti e le possibili singole proroghe dipenderà dal successo degli sforzi dei dipartimenti dei ministeri competenti per portare a termine il loro compito in termini di finalizzazione dei contratti di concessione.
Per quanto riguarda gli investitori partecipanti al processo, la situazione è attualmente la seguente: per il 67% del capitale di Port of Alexandroupolis, Quintana Infrastructure & Development, joint venture di Cameron con Goldair Cargo e Bollore Africa Logistics, il consorzio di International Port Investments Alexandroupolis (che comprende le società GEK TERNA, Black Summit Financial Group, Euroports e EFA Group) e OLTH.
Per l’ormeggio autorizzato (Filippos II) dell’organizzazione portuale di Kavala, la Fase II ha superato Quintana, Association of Companies Imerys, Goldair e IMG, International Port Investments Kavala (Black Summit – EFA Group e GEK TERNA) e OLTH.
Per il 67% dell’Autorità Portuale di Igoumenitsa, Attica SA Holdings, Portek International, Quintana, Aegean Oil e la joint venture Archirodon con ANEK e Trident Hellas, è ammissibile l’alleanza Grimaldi Euromed con Minoan Lines e OLTH.
Contestualmente, per l’acquisizione del 67% del porto di Heraklion, scade il termine per la manifestazione di interesse il 17 settembre, mentre sono interessate le compagnie di crociera greche AVIAREPS, di interesse del Gruppo G.. Attica Holdings SA, GEK TERNA e OLTH.