Il 12 luglio 2022, i giornalisti lo hanno interrogato sulle rivelazioni dei “file Uber”, che hanno mostrato in particolare quanto sostenesse lo sviluppo di Uber in Francia, Emmanuel Macron. “Presumibilmente”. “Sono molto orgoglioso [d’avoir permis de créer des emplois] »ha detto il Presidente della Repubblica. “È molto difficile creare posti di lavoro senza aziende e imprenditori”.
A questo argomento, i critici di Uber e di altre società che la pensano allo stesso modo spesso rispondono: “Certo, ma quali sono i lavori?” Come a ricordare che quelli – in regime di freelance – creati da Uber o Deliveroo o i servizi di consegna a domicilio, il cui numero è difficile da valutare, sono spesso precari, mal pagati e part-time. Un anno dopo Uber Files, ci si potrebbe anche chiedere: “Cosa sono le aziende? » L’anno passato si è chiuso, infatti, con un enorme movimento di acquisizioni, chiusure e fallimenti in quasi tutti i settori “gonfiati”.
Fallimento pubblico in “commercio espresso”
In Quick Trade e Home Delivery, la sequenza è stata brutale: in due anni, il settore è passato da dieci giocatori a uno… poi zero. Tuttavia, supportate da massicce raccolte di fondi, le piattaforme di consegna a domicilio e i loro oscuri negozi nelle principali città francesi non erano redditizie in Francia. Gorilla, valutata due anni fa oltre 1 miliardo di euro e che ha assorbito la francese Frichti un anno fa, è stata rapidamente acquisita da Getir alla fine del 2022. Ma questa fusione, che ha posto fine alla feroce concorrenza tra app concorrenti con numerosi buoni sconto, non rendere il modello più fattibile… Tanto che il 21 giugno Jeter ha annunciato la sua partenza dalla Francia a fine luglio.
Nel segmento del food delivery il bilancio è leggermente migliore, ma non più stabile. Il 15 giugno, nonostante la crescita globale di Uber Eats, annunciare all’improvviso Il suo completo ritiro da Italia e Israele, a causa della sua scarsa redditività in questi mercati. Cinquanta dipendenti e migliaia di addetti alle consegne sono ancora sul campo in Italia. Deliveroo, uno dei suoi principali concorrenti, ha annunciato che licenzierà quasi il dieci percento della sua forza lavoro retribuita in tutto il mondo a causa delle cattive condizioni economiche. In Francia come in Italia, le due società sono anche nel mirino di provvedimenti di copertura, relativi alla fine del 2010, e stanno lottando per risolvere la situazione dei – tanti – irregolari che lavorano per loro.
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