Coronavirus Italia: aggiornata la situazione sui decessi, nuovi contagiati e guariti. Focus anche sul numero di ricoveri. Ecco il bollettino di oggi, 23 novembre.
Coronavirus, ecco il bollettino ufficiale di Protezione Civile per il 23 novembre (cifre di ieri tra parentesi):
- Infetto (ieri 805947).
- Cured (ieri 553.098).
- Deceduto (ieri 49823).
Il numero di ricoveri.
Secondo gli ultimi dati comunicati dalle regioni ed elaborati dalla protezione civile, questa è la situazione dei detenuti.
- (ieri 3801) ricoverato in terapia intensiva;
- (ieri 38080) io ricoveri totali comprese le persone con sintomi lievi e moderati.
I numeri peggiorano anche se indicano un primo rallentamento, rispetto al trend di crescita delle ultime settimane.
Gli ultimi DPCM hanno “rispettato” questa tendenza, introducendo progressivamente misure restrittive sempre più intrusive e sempre più drastiche, che sono certamente necessarie.
DPCM, tutte le restrizioni per la zona rossa, la zona arancione e la zona gialla.
Coronavirus: quali sono i 21 indicatori con cui si calcolano le zone rossa, arancione e gialla?
Ci sono centinaia di milioni di positivi in tutto il mondo e ogni giorno l’espansione geografica dell’epidemia è in aumento.
Il governo italiano ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio.
Le agenzie sanitarie con più realtà sono già in emergenza, con sistemazioni improvvisate in spazi ambulatoriali, sale operatorie e persino cappelle e sale d’attesa.
In particolare, la terapia intensiva e quella a bassa intensità sono i due livelli di ambiente che soffrono maggiormente dato il crescente numero di pazienti ospedalizzati.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confrontato questa possibilità con i fatti storici che hanno caratterizzato la pandemia spagnola.
Questo per due autunni consecutivi ha avuto ritorni epidemiologici abbastanza significativi, mietendo milioni di vittime in tutti i continenti, anche per le cure insufficienti all’epoca.
Questa è la newsletter di oggi. La scrittura di AssoCareNews.it consiglio a tutti di farlo rispettare le restrizioni in vigore.
E manda i suoi più sinceri ringraziamenti al personale sanitario, alle forze dell’ordine, ai volontari ea tutti coloro che lavorano in prima linea contro questa epidemia globale.
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