Brutta operazione degli svizzeri contro l’Italia
Nella prima partita in Nations League (0-1), El Nati, che ha fatto vedere buone cose, è stato sconfitto dall’Italia a Saint-Gal. Pessimo risultato dal punto di vista manutentivo.
Gli Europei 2025 in Svizzera sono ancora lontani e i calciatori svizzeri hanno ancora bisogno di tempo per far muovere il Paese. Venerdì al Kebonpark, davanti a 6.452 spettatori, hanno perso 1-0 contro l’Italia qualificandosi per la UEFA Nations League. Comunque, a parte i primi 20 tempi del secondo tempo, El Natti ha fatto bella figura.
In questa partita il tecnico ha puntato sulla continuità, apportando quattro cambi rispetto alla formazione schierata contro la Roja negli ottavi di finale del Mondiale. Gaëlle Thalmann (in pensione), Julia Sterley (assente per motivi di studio), Anna Maria Crnogorcevic (non convocata) non sono disponibili, l’unico vero cambiamento è Lara Marti al posto di Esosa Aigbogun. La stabilità ha permesso allo svizzero di controllare la palla nel primo tempo, presentando una sequenza di gioco brillante, ma con lo stesso problema di sempre: la mancanza di ritmo offensivo, che sarà il progetto principale di Inka Grings nei prossimi due anni.
Nessun regalo
Questa parte è posta sotto il segno della solidarietà. Per mostrare il loro sostegno ai calciatori spagnoli, così come a tutte le ragazze e le donne esposte ad abusi e disuguaglianze, entrambe le squadre – così come le altre squadre nazionali – hanno indossato una fascia bianca con la scritta #SeAcabó al polso.
Ma in campo gli svizzeri e gli italiani non si sono fatti favori e hanno commesso molti errori. È stato quindi un primo tempo altalenante, perché abbiamo dovuto aspettare fino al 28′ per vedere la prima occasione da gol: un tiro dal limite dell’area di Nadine Rijsen che finisce a lato per Laura Giuliani. mancare. La seconda occasione è arrivata dai piedi di Ramona Bachmann, che ha eliminato l’avversaria, ma ha tirato da un’angolazione molto stretta trovando l’errore (45).
La Svizzera colpisce il palo
Nei primi 45 minuti la Squadra Azzurra al rientro dagli spogliatoi ha mostrato un volto completamente diverso. Ha messo sotto pressione il difensore svizzero e ha approfittato di una palla respinta male per aprire le marcature in modo logico con Ariana Caruso (64). La reazione svizzera non si è fatta attendere: Rissen, il miglior svizzero in campo, ha tirato al portiere d’Oltralpe in una parata complessa (70′). Alla fine della partita, soprattutto con il primo gol della giocatrice del Ginevra Smila Faluto (Hamarby), Nati pensava di pareggiare, ma il tiro di Alaiah Pilgrim colpisce il palo (82′).
Anche se la condivisione dei punti è stata meritata, questa sconfitta è considerata una brutta mossa dal punto di vista della sopravvivenza tra l’élite della Società delle Nazioni. Perché in un girone formato dalla Svezia, prima nel ranking FIFA, e dalla Spagna, campione del mondo, la retrocessione rischia di essere tra svizzeri e italiani. Martedì prossimo Nati avrà molto da fare, con una trasferta in territorio spagnolo. La nazionale spagnola, che ha vinto 3-2 a Göteborg, giocherà in questa occasione la sua prima partita casalinga dopo la vicenda Rubiales.
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