Le spore sono state scoperte nella polpa, che è stata estratta nell’Australia occidentale nel 1958. Gli scienziati hanno riesaminato attentamente la polpa e hanno trovato molti “semi” di piante antiche. I reperti sono microfossili a forma di spore del primo periodo dell’Ordoviciano. La loro età approssimativa è di 480 milioni di anni.
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Resti di piante fossili del periodo Devoniano / Foto Wikipedia
Nuova datazione per vecchie piante
Questa scoperta potrebbe aiutare a colmare il divario tra i dati molecolari e fossili al momento dell’origine delle piante terrestri. Dopotutto, non si sapeva con certezza quando esattamente le piante acquatiche “uscissero” sulla Terra.
L’evidenza molecolare indica che le prime piante terrestri si sono formate circa 500 milioni di anni fa. I fossili risalgono a soli 420 milioni di anni. C’era un divario di 80 milioni di anni tra le alghe e le piante terrestri, poiché gli scienziati non avevano fossili.
Ma le differenze che sono state trovate potrebbero porre fine a questo problema. I “semi” hanno una forma intermedia tra le note spore delle piante terrestri e le precedenti forme di parentela indeterminata.
Poiché queste controversie indicano una forma di transizione tra alghe e piante terrestri, affermano gli autori dello studio, dovremo ripensare seriamente ai fossili “problematici”, che in precedenza erano interpretati come funghi piuttosto che come piante.
Queste scoperte sono molto importanti, perché mostrano che l’emergere delle piante terrestri non è stato “individuale”, ma è avvenuto gradualmente, nell’arco di decine e centinaia di milioni di anni. Ora è possibile che alcuni dei primi risultati debbano essere rivisti di nuovo, perché potrebbe risultare che sono stati interpretati male.