Tra il 6 e il 28 maggio, il primo dei tre Grandi Giri della stagione offrirà opportunità per tutti i profili, con sette arrivi in quota, otto velocisti promessi e tre giri, sufficienti per renderlo uno dei più aperti. anni… tranne che Evenepoel sarà primo!
Dopo aver sottoscritto l’Ungheria nella doppia modalità del Grand Départ e aver spostato dall’Abruzzo (per la seconda volta dopo il 2001) il 106° Giro scatterà a maggio per concludersi a Roma, la capitale italiana non lo accoglie per la quinta volta nella sua storia , è un traguardo che, a differenza del Tour, non è costantemente riservato alla stessa città, per quanto prestigiosa.
Alla tradizione che ha indirizzato il viaggio verso Milano, sede Gazzetta dello SportNegli ultimi anni gli organizzatori hanno unito Verona, Torino o Trieste. Nel 2023 la Città Eterna sarà l’arrivo di una manifestazione di 21 tappe per 3.448,6 km e con un dislivello di 51.300 metri che, senza dare prestigio agli scalatori, offre ai corridori la possibilità di esprimersi più di tre volte.
Evenepoel preferisce il Giro al Tour de France, per non fare numeri
Sapendo che ci sono volute le prove di Meno di 70 km all’Evenepoel per vincere la Vuelta nel 2022, non c’è dubbio che il nuovo cannibale belga si troverà a suo agio sul Giro così come è stato progettato e che sappiamo. Prendi la maglia rosa della prima tappa e tienila fino alla fine.
Doveva ancora essere al via il 6 maggio, dopo che la sua prima cronometro del 2021 era stata interrotta (si è ritirato dopo la tappa 17) nel suo primo Grand Tour. Due anni dopo conferma la sua presenza, così con la maglia iridata correrà il Giro d’Italia, posticipando di un anno il suo arrivo al Tour de France.
Perché la saggezza ha voluto che tornasse in Italia per riportare la chiesa al centro del paese, per sospendere un girone di ritorno sul suo record, e avvicinarsi al 2024 con l’ambizione di conquistare il Grande Slam. È nettamente in vantaggio se riesce a domare la sequenza dei passi transalbanesi, dal Campo Imperatore al mitico Monte Bondone, passando per il Gran San Bernardo, la Croix de Coeur, poi passo di Campolongo, Valparola, Giau, Tre Coci e salendo sulle cime dei I tre Lavaredo, nelle Dolomiti, sulle orme di Gimondi, Merckx, Herrera o Nibali.
Un percorso perfetto per chi viene presentato come l’erede di Eddy Merckx
E non solo, visto che la concorrenza dovrebbe essere minore e con la già acquisita assenza di Tadej Pogacar, gli outsider saranno il campione in carica, l’australiano Guy Hindley, e Richard Carapaz che si sta ancora chiedendo se raddoppiare Giro/Tour, Tour/Vuelta o Primoz Roglic in cerca di vendetta Cerca rivincita dopo aver fallito alla Vuelta contro il giovane rivale, frustrato dal terzo posto nel 2019 alle spalle di Nibali e Carapaz e il cui percorso del Tour, con i tempi stretti, sembra puntare verso il Giro e forse la Vuelta anche se sogna ancora di vincere la Grande Boucle. Non è da escludere, inoltre, la possibilità di vedere Vingegaard in Abruzzo…
Mentre un grande punto interrogativo accompagna il ritorno di Egan Bernal, vincitore nel 2021, INEOS, privato di Adam Yates (UAE) e Richard Carapaz (EF Education), può investire Tao Geoghegan Hart, suo predecessore nel 2020, o Tom Pidcock, anche se le difficoltà promesse non la rendono una favorita naturale.