Green Pass, l’ultimo aggiornamento si chiama VerificationC19 ed è sviluppato dal Ministero della Salute. Verificherà i certificati e può essere utilizzato solo da personale autorizzato.
Abbiamo considerato da diversi giorni che senza il corridoio verde ci verrà negato il libero accesso a determinati servizi e attività. Controllo vaccinale (o tampone espresso o certificato di guarigione da Covid da meno di sei mesi) sarà necessario per entrare in bar, ristoranti al coperto, teatri, cinema, piscine, terme, palestre, mostre e convegni. Visto l’obbligo imposto ai cittadini, seguirà Controlli e sanzioni In caso di violazione delle regole.
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Come funziona l’applicazione di verifica C19
La necessità di avere il corridoio verde per accedere a diverse tipologie di alloggi e servizi porta inevitabilmente a Controlli e multe Se vengono riscontrate irregolarità. I cittadini potranno esibire il certificato verde sia in forma cartacea che digitale ma per verificare l’autenticità di quanto annunciato potranno utilizzarlo forze dell’ordine e commercianti l’app VerificaC19.
Attraverso l’applicazione l’autorizzato verificherà il possesso del Green Pass. Tali soggetti autorizzati sono le forze dell’ordine, i gestori di ristoranti, bar, locali, palestre e tutte le strutture che erogano servizi a cui non si può accedere senza certificato verde. Il processo sarà fatto per valutazione QR Code.
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La corsia verde, vero?
Inquadrando il codice QR del certificato, il sistema applicativo VerificationC19 indicherà se il Green Pass è valido, Se è scaduto o se non è originale. Il segnale atteso è un segno di spunta verde o rosso che certifica la correttezza o l’inesattezza di quanto visualizzato. Inoltre, l’applicazione indicherà i dati personali dell’interessato, che dovrà esibire su richiesta documento di identità Per completare la verifica. Per proteggere la privacy, i dati sensibili non verranno salvati nell’app.
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Importo delle sanzioni per i trasgressori
Sono previste sanzioni sia per gli esercenti che non utilizzano l’app sia per i clienti che presentano false dichiarazioni o accedono alle strutture senza Green Pass. Gli importi per i trasgressori variano dal minimo 400 euro, fino ad un massimo di 1.000 euro. Ripetere l’infrazione tre volte può portare a lavorare vicino per un massimo di dieci giorni.