Da un anno il negozio Ephad “Im Laeusch” di Strasburgo lavora con i pannolini connessi per i suoi residenti. Meno cambiamenti inutili, più privacy: questo processo vantaggioso per tutti sta rivoluzionando il problema dell'incontinenza urinaria tra gli anziani.
Il problema dell’incontinenza urinaria non è affatto facile, eppure è una realtà tra gli anziani. A Strasburgo, 70 degli 86 residenti del dispaccio “Im Lausch” soffrono di questo problema. Di fronte a questa constatazione, l'organizzazione ha deciso di investire nella protezione connessa (pannolini) per migliorare la vita quotidiana dei residenti e dei loro caregiver.
Un anno fa, quando il gruppo Ontex, uno dei principali attori nella tutela della salute in Europa, ha presentato a Christian Lutz questo processo innovativo e ne è stato subito conquistato. “Per me non c’era nessuna immagine, mi sono detto che avrebbero vinto tutti, abbiamo iniziato con due mesi di prova e poi ci siamo lanciati“, spiega il direttore di Ephad, la prima azienda in Francia ad adottare questa tecnologia.
Ma allora come funziona? Ebbene, grazie al sensore a clip, che si posiziona sul pannolino, l'equipe sanitaria può capire se la persona ha urinato oppure no, in questo caso il sensore, che analizza il livello del liquido presente, diventa rosso e appare una notifica inviato al telefono Smart. Il sensore può anche fornire dettagli sulla posizione in cui si trova una persona, ma funziona solo sull’urina, non sulle feci.
Queste clip, del valore di 150 euro ciascuna, presentano numerosi vantaggi. Il primo riguarda la popolazione stessa”.Non è facile per una persona accettare di cambiarsi, prima avevamo il cambio automatico e a volte la disturbavamo gratis perché dovevamo controllare che fosse asciutta, ora se la luce è verde la cambiamo lasciamola e teniamola la loro privacy” spiega Christian Lutz.
Da parte loro, anche gli operatori sanitari ne traggono vantaggio, poiché non vengono effettuate elaborazioni inutili e il tempo viene quindi dedicato ad altri compiti Più vantaggioso migliorando il contatto umano con i residenti. Inoltre “Evitando di cambiare protezioni ancora pulite, questo ha permesso di risparmiare 5.000 pannolini nel corso di un anno, rispondendo anche ad un problema ambientaleAggiunge il direttore della casa di riposo che investe 2mila euro all'anno in questa tutela.
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