Un rapporto rivela come gli agenti di influenza di Pechino utilizzino i funzionari eletti per diffondere la propaganda cinese nella penisola.
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© ALBERTO PIZZOLI / PISCINA / AFP
Dal nostro corrispondente a Roma, Quentin Raverdy
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RAnche se il titolo è sufficiente per farti sudare freddo. Secondo un recente rapporto del Comitato Mondiale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella”, la classe politica italiana sarebbe una “preda facile” per le agenzie di influenza del Partito Comunista Cinese (PCC). Lo studio, coprodotto con il progetto Czech Sinopsis, si è quindi posto il compito di sollevare il velo sugli sforzi di Pechino di “influenzare il processo decisionale e l’opinione pubblica” facendo affidamento su “attori chiave dell’intero spettro politico italiano”.
Attraverso una miriade di staffette nella penisola che promuovono qua l’amicizia, là la cultura o anche i rapporti commerciali sino-italiani, Pechino è riuscita negli anni, si legge nel rapporto, ad “arruolare figure di spicco” dei garbati…
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