Ministro della salute Roberto Speranza convocato per domani, domenica 11 ottobre, un comitato tecnico scientifico di emergenza per decidere le misure da inserire nel nuovo Dpcm. Hope parteciperà all’incontro – coordinato da Agostino Miozzo – proprio per poter concordare con gli scienziati la linea da adottare per contrastare l’aumento delle infezioni da Covid 19.
La convocazione arriva dopo un consulto tra Speranza e Miozzo proprio alla luce dell’innalzamento della curva epidemiologica e della segnalazione di alcuni ospedali essere ora a limite di capacità sebbene non ci sono problemi in terapia intensiva.
Nella domanda i nuovi divieti ma anche la riorganizzazione del sistema da presentare cittadini con un tampone. Molte città, infatti, aspettano ore per lo svolgimento del test ei risultati arrivano anche dopo giorni con gravi conseguenze per i cittadini costretti a rispettare la quarantena. Una situazione che il CTS considera grave e pericolosa.
In questi giorni, in Italia, il numero dei nuovi contagi è aumentato rapidamente e per molti versi inaspettatamente, anche secondo le previsioni di alcuni esperti. Venerdì infezioni hanno superato 5300; erano 2.677 il 6 ottobre, 3.678 il 7 ottobre, 4.458 l’8 ottobre. Il direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, che fa parte del CTS, in un’intervista al Corriere aveva parlato di una crescita inaspettata di contagi: Siamo preoccupati, ha aggiunto.
7 ottobre, subito dopo le indicazioni espresse dal comitato tecnico scientifico, il governo ha lanciato un decreto con cui si rafforzano le misure relative all’uso delle maschere, divenute obbligatorie su tutto il territorio nazionale, sia interno che esterno, pena sanzioni fino a mille euro (ecco tutte le regole per evitare multe).
Un nuovo decreto – che dovrebbe assumere la forma di un Dpcm, un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri – dovrebbe essere firmato il 15 ottobre. Nel decreto, secondo quanto reso noto, dovrebbero essere previsti provvedimenti del tipo è vietato sostare fuori da bar e locali, per evitare raduni, e l’ipotesi di misure più severe nel caso in cui ci troviamo di fronte a dati di trasmissibilità sostenuta e generalizzata, con un valore di Rt regionale prevalentemente e significativamente compreso tra Rt 1 e Rt 1.25. In questo caso, sarebbe probabilmente impossibile evitare blocchi locali temporanei a livello provinciale, la chiusura di locali notturni, bar, ristoranti inizialmente solo in orari determinati, la decisione di regole più severe per feste private, raccomandando alle aziende di favorire il lavoro intelligente.