Gli ecologisti hanno appena gettato una chiave nel loro stagno disciplinare, sotto forma di a Il manoscritto è attualmente pubblicato sulla rivista Biologia BMC È stato pubblicato online il 4 ottobre. Più di duecento ricercatori hanno analizzato esattamente gli stessi dati per raggiungere conclusioni diverse e talvolta contrastanti.
In una serie di 135 analisi, la maggioranza ha scoperto che più pulcini c’erano in una covata di cinciarelle, meno pesavano ciascuno. Ma la forza del rapporto tra numero di cuccioli e peso varia da uno a dieci. In un altro lotto, su 81 analisi, una parte ha scoperto che diserbare un appezzamento di terreno danneggiava la crescita degli alberi di eucalipto, mentre un’altra parte ha riscontrato il contrario. Tre quarti di loro hanno riscontrato che l’uso del terreno erboso non ha avuto alcun effetto.
La ricerca ambientale è così fragile? “Per più di dieci anni mi sono interessato all’attendibilità della letteratura scientifica in ecologia e biologia evoluzionistica, Hannah Fraser, copilota di questo esperimento unico presso l’Università di Melbourne (Australia) spiega:. La variazione dei risultati è spesso attribuita al fatto che le condizioni ambientali non sono mai esattamente le stesse. Ma volevamo sapere in che misura anche le decisioni individuali nell’analisi dei dati potrebbero influenzare questa variazione. »
Ciò può sembrare sorprendente, ma quando ogni ricercatore si trova di fronte a un insieme di dati, fa scelte diverse in base a ciò che gli sembra giusto. Può, ad esempio, conservare solo determinate note. Nel caso dei “seni”, ci sono state misurazioni effettuate in natura, ma anche altre, in cui i pulcini venivano aggiunti o rimossi dagli esseri umani per studiare lo sviluppo dei rifiuti.
Poi dobbiamo prendere in considerazione i fattori che possono influenzare la relazione desiderata tra due variabili. Nel caso dell’eucalipto, per valutare le possibilità di crescita dell’albero si tiene ovviamente conto della distanza dell’appezzamento dall’albero maturo che potrebbe perdere semi. La selezione di questi abilitatori aggiunge più opzioni.
“Diversità sorprendente”
Infine, c’è la scelta dei metodi statistici. Una relazione lineare tra due variabili o un’altra relazione più precisa? Visione frequentista o bayesiana (nominare due scuole statistiche)? Qual è la versione del software per la stima dei parametri? Rimangono fonti di varianza.
Per far luce sulla situazione, gli autori sono stati metodologici. Sono stati proposti due set di dati, “tit” ed “eucalyptus”, con una domanda specifica per ciascuno, e non sono stati studiati prima. Successivamente, ciascun “analista” diventava un revisore critico del lavoro degli altri, assegnando un punteggio da 0 a 100.
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