Inserito il 24/06/2021 da PCF
Il 23 giugno 2021, per il 29° anno consecutivo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato quasi all’unanimità una risoluzione che chiede la revoca del blocco illegale di Cuba, imposto dagli Stati Uniti dal 1962.
Solo gli Stati Uniti e Israele hanno votato contro. Da quando è entrato in carica, Joe Biden non ha revocato nessuna delle azioni di inasprimento dell’embargo di Donald Trump, il che è scandaloso.
Cuba dovrà affrontare un blocco criminale imposto dagli Stati Uniti per 59 anni, in rappresaglia per le nazionalizzazioni effettuate dall’isola all’inizio della rivoluzione per ricostruire la sua economia e sviluppare il paese.
È un disumano embargo economico, commerciale e finanziario che ha causato e continua a causare grandi sofferenze all’intero popolo cubano. Nel mezzo di una pandemia, è semplicemente criminale.
Nonostante questo embargo, Cuba è riuscita particolarmente a costruire un sistema sociale di solidarietà al servizio della propria gente e di quella dell’altro mondo. Dal 1962, si stima che due miliardi di donne e uomini in tutto il mondo abbiano beneficiato del lavoro di medici e infermieri cubani. Decine di migliaia di praticanti sono stati formati.
Durante l’epidemia di Covid-19, 57 brigate del battaglione internazionale di medici specializzati in grandi catastrofi ed epidemie, “Henry Reeve”, con oltre 4.000 dipendenti, hanno offerto i loro servizi in più di 40 paesi tra cui Italia, Andorra e Francia in Martinica.
Con competenze riconosciute nelle biotecnologie tra i settori innovativi della sua economia, Cuba, che già negli anni ’80 ha sviluppato il primo vaccino contro il meningococco B, sta sviluppando i propri vaccini, due dei quali (Abdullah e Soprana 02) sono entrati nella fase III studi clinici mostrano risultati positivi. Soberana 02 è stata approvata dalle autorità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 22 giugno.
In un momento in cui i Paesi più avanzati si contendono le dosi delle grandi aziende farmaceutiche che, dal canto loro, raccolgono enormi profitti, Cuba fornisce un bene pubblico globale volto proprio a sostenere la lotta all’epidemia nei Paesi del Sud.
Mentre il mondo sta affrontando una crisi economica, sanitaria e sociale senza precedenti, è tempo di andare avanti con il discorso per costringere gli Stati Uniti a revocare finalmente l’embargo su Cuba. L’extraterritorialità delle leggi degli Stati Uniti volte a punire paesi o società che commerciano con Cuba è un attacco intollerabile ai diritti di tutti i popoli e alla sovranità politica ed economica di tutte le nazioni.
L’immediata revoca dell’embargo contro Cuba è oggi un’emergenza non solo per il popolo cubano, ma anche per tutti i popoli del mondo.
La Francia, che assumerà la presidenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU a luglio, sarà onorata di adottare misure concrete per porre fine a questa umiliazione dei cubani e all’ingiustizia di tutti.
Partito Comunista Francese