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Ecomondo 2023 – Italia: Niente si butta via, niente si perde, tutto si trasforma

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Dai badge consegnati ai giornalisti ai centri delle delegazioni internazionali, tutto ciò che riguarda l’ambiente dà il tono. Sedie e tavoli vengono riciclati.

Dopo i danni arrecati al mondo a causa del massiccio progresso industriale e delle tecnologie avanzate, è stato imposto all’umanità un dovere di riparazione che questa volta deve utilizzare tecnologie innovative e molta immaginazione e creatività per riparare il mondo.

Investire in tecnologia è ciò che intende fare il governo italiano.

In apertura della mostra, Gilberto Piccito Frattin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha sottolineato l’importanza dell’energia verde come priorità per l’Italia.

Ha annunciato che ogni Paese è chiamato a intensificare il proprio impegno per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Ecomondo È un test per l’Europa. È un test per vedere se l’Europa è veramente e definitivamente impegnata nelle sue politiche per combattere il riscaldamento globale e preservare l’ambiente.

Il Ministro italiano, che ha sottolineato l’importanza della sicurezza alimentare ed energetica, ha sottolineato che il suo Paese è pienamente impegnato nell’economia circolare e investirà quanto necessario per garantire la trasformazione ambientale dell’economia italiana in tutti i suoi settori messi insieme.

“Sosterremo le imprese e l’innovazione tecnologica per la green economy e sosterremo Ecomondo, importante incontro internazionale che riunisce tutte le aziende desiderose di integrare la green economy”.Economia verde “.

L’appello di Roma per un’economia verde e un ambiente pulito non è nuovo. Sono trascorsi quasi due decenni da quando il governo italiano ha confermato il proprio impegno in tal senso. Nel 2019, Sergio Costa, allora ministro dell’Ambiente, ha chiesto che tutte le politiche economiche del paese fossero verdi.

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Desiderosa di aderire agli obiettivi dell’Accordo di Parigi e di fissare l’obiettivo di ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2050, l’Italia ha deciso di stanziare negli anni circa 55 miliardi di euro a questo scopo. Una parte di questo importo sarà destinata a sostenere le imprese di tutte le dimensioni.

L’Italia intende inoltre coinvolgere maggiormente i propri partner del Nord Africa e dell’Africa sub-sahariana nella trasformazione economica incentrata sull’economia circolare e verde.

Ecomondo, sostenuto dal governo italiano, rappresenta un luogo di incontro ideale tra gli industriali italiani innovativi e le loro controparti africane.

Corrado Piraboni, direttore generale di Ecomondo, ha già affermato in precedenza il suo sostegno a tutte le imprese tunisine che desiderano muoversi verso un’economia verde e orientata all’ambiente. È probabile che venga firmato un accordo a questo scopo.

In questa edizione la Tunisia ha partecipato attraverso CITET, Packtec e ONAS, ma anche con una modesta presenza del settore privato (solo 10 aziende).

Dalla nostra inviata speciale da Rimini – Italia, Amal Belhaj Ali

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