Ospite della trasmissione radiofonica, Flavio Briatore, celebre dirigente della Formula 1, è tornato a parlare del fallimento dell'Italia a Euro 2024. L'imprenditore non ha usato mezzi termini per criticare Luciano Spalletti e i suoi uomini, suggerendo addirittura il nome del prossimo allenatore degli Azzurri.
Pochi giorni fa Flavio Briatore è tornato nel mondo della Formula 1 in occasione del Gran Premio di Barcellona in qualità di consigliere del team Alpine.
L'allenatore, 74 anni, sa come gestire una squadra sportiva e ha parlato alla radiofonica “La politica nel pallone” dell'uscita dell'Italia dagli Europei, descrivendola francamente come “il più grande disastro nella storia del calcio”. squadra nazionale.”
“Allegri sarà il miglior allenatore”
L'imprenditore, che non ha risparmiato critiche all'allenatore azzurro Luciano Spalletti, ha detto: “L'esclusione è stata uno choc. C'è stata una grande confusione”.
Briatore ha detto di avere le idee chiare su chi potrebbe sostituirlo alla guida dei quattro volte campioni del mondo: “Massimiliano Allegri sarà il migliore come allenatore: non sarà sotto pressione quotidiana come al club e anche lui ha molta esperienza.
Riguardo Massimiliano Allegri, ex allenatore della Juventus, attualmente in cerca di lavoro, l'imprenditore italiano ha detto: “Gli ho parlato quando la partita contro la Svizzera non era ancora finita. Mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l'Italia, senza cercando di imitare lo stile di gioco delle nazionali”. Altrimenti non siamo la Spagna.
I piemontesi, che insieme a Michael Schumacher nel 1995 vinsero il Campionato Costruttori di Formula 1 con la piccola scuderia Benetton, sanno come mettere insieme una squadra vincente, anche se ci sono lacune tecniche da colmare.
“Sembra che stessero giocando una partita di allenamento.”
“Sembrava che i giocatori giocassero la prima partita dopo diversi mesi, giocavano a testa bassa e non capivano la loro situazione. Io non ho capito nemmeno la scelta di giocare con Fagioli”.
“Non formava gruppo, avevamo un gruppo di giocatori spaventati, e anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano fuori carattere. Chiellini non era come Pelé, ma non si arrendeva mai e motivava costantemente i suoi compagni.
“Invece sembrava di giocare una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va è come si perde. Avevamo l'impressione che quando l'arbitro ha fischiato, i nostri giocatori erano felici e rilassati”.
“Nessuno li vuole”
“Nell'ultimo Europeo che abbiamo vinto non eravamo i più forti, ma c'era grande coesione. Se Donnarumma non avesse fatto tutti questi miracoli quest'anno avremmo preso cinque gol a partita”. Quanto a Spalletti, ha sottovalutato l'intera rosa azzurra, senza escludere nessuno tranne Donnarumma.
“Al momento non abbiamo giocatori di punta. La Francia è piena di giocatori che giocano in Inghilterra, in Italia e in altri campionati. In patria, ad eccezione di Donnarumma, nessuno li vuole all'estero.