La loro relazione è embrionale, incerta e spesso burrascosa. Emmanuel Macron ha ricevuto, martedì 20 giugno, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Questa prima visita all’Eliseo del leader di estrema destra, di passaggio a Parigi per difendere la candidatura di Roma all’Esposizione Universale del 2030, è stata complicata da organizzare a causa delle forti tensioni tra Parigi e Roma dall’insediamento nell’ottobre 2022.
Nel cortile dell’Eliseo, al suo arrivo, il sole era in gioco, suggerendo un diradamento, il cui futuro dirà se sarà duraturo. o no. Per l’occasione, tutti hanno cercato di avere un bell’aspetto. Il Capo dello Stato e il suo ospite hanno dichiarato di volerlo fare ” lavorare insieme “ al di là “controversie”in particolare nell’area sensibile per entrambi i paesi di immigrazione.
Un modo per superare le tensioni suscitate a maggio dal ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, quando giudicò il leader italiano “incapace di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”. Giorgia Meloni e il suo governo non hanno apprezzato. Nel novembre 2022 era stata Parigi ad essere ulcerata dalla coalizione dei diritti transalpini quando si era rifiutata di accogliere la nave dei soccorsi Oceano-Vichingoe i suoi 230 migranti raccolti in mare, che dovevano essere dirottati a Tolone.
Per placare il clima, il Capo dello Stato si è prima presentato “un collegamento”che unisce Italia e Francia, questo ” amicizia (…) che fa vivere a volte polemiche, dissapori ma in un quadro sempre rispettoso perché fa parte di una storia più grande di noi, più profonda, che ha nutrito le nostre immaginazioni, i nostri artisti, le avventure collettive»ha aggiunto, in modo lirico, di fronte alla stampa.
“Italia e Francia sono due nazioni legate, due nazioni importanti, centrali, protagoniste in Europa che hanno bisogno di dialogo in un momento come questo perché i nostri interessi comuni sono molto convergenti.ha risposto Giorgia Meloni. Spero che da oggi potremo lavorare ancora meglio e ancora di più insieme. »
Mettere in musica il patto di asilo e migrazione dell’UE
Tuttavia, la controversia sulla migrazione rimane vivace. “Dobbiamo essere in grado di organizzare l’asilo e la migrazione in modo più efficace in Europa restando fedeli ai nostri valori”ha suggerito Emmanuel Macron, rivolgendosi ai suoi “Cara Giorgia”. Al suo fianco, l’interessato ha difeso le sue posizioni radicali in materia, insistendo anche sulla necessità di proseguire “lavorare insieme sia bilateralmente che multilateralmente”.
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