“Sono molto arrabbiato per l’aspetto.” È stato chiamato alle 19.30 per rispondere all’annuncio delle nuove misure, non ancora confermate, dal Consiglio federale, e il consigliere di Stato di Ginevra Mauro Bugia non ha nascosto il suo fastidio per questa militanza inaspettata.
È passato un mese e mezzo da quando i governi francofoni “lottano con i settori economici, per far capire loro le misure che stiamo prendendo, che sono difficili da accettare, e poi rinegoziare le aperture”, ricorda.
Oggi, mentre i cantoni di lingua tedesca iniziano ad affrontare gli stessi problemi dei cantoni di lingua francese prima di loro, il Consiglio federale è in carica, osserva Mauro Bogia.
>> La reazione di Mauro Bugia alle 19:30:
“Siamo indignati per il fatto che quando abbiamo chiesto al consigliere federale Alan Perset di prendere decisioni più comprensibili e più coerenti su tutto il territorio, ha risposto che noi siamo i governi, e tuttavia, ora dobbiamo vedere che ci sono governi che governano e altri che danno mandato all’Unione”, incolpa Ginevra.
Altra critica del ministro è l’incongruenza tra le decisioni cantonali e le nuove direttive dell’Unione: “Cosa pensa dei settori economici quando un governo come Ginevra ieri conferma le misure, poi vengono sostituite dalle misure prese? Formalmente è una mancanza di rispetto per i cantoni francofoni”.
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