Una normale foto di strada ha portato all’arresto di uno dei gangster più ricercati d’Italia. Rintracciato da vent’anni dalla polizia, un ex boss della mafia italiana è stato arrestato a Galapagar, in Spagna, grazie a un’istantanea scattata su Google Street View.
Bersagliato da un mandato d’arresto internazionale dal 2014, Gioachino Gamino, 61 anni, si vede in una foto del Servizio Navigazione a Il Google Può essere visto conversare con un altro uomo davanti a un negozio di frutta e verdura chiamato “El Huerto de Mano” (che significa “orto di Mano”, in francese).
Questo in correlazione con un’altra foto scattata in un ristorante vicino, chiamato “La Cucina de Mano” (tradotto come “Cucina di Mano”) in cui è stato ufficialmente identificato il mafioso vestito da leader, con cui la polizia aveva una pulce nelle orecchie .
Il sospetto si è presto trasformato in certezza quando i clienti nelle due foto hanno riconosciuto una cicatrice di Gammino sul lato sinistro del mento.
Ha cambiato nome e vita
Arrestato il 17 dicembre 2021, Gioacchino Gammino ha avuto una carriera atipica, come testimonia l’inchiesta del quotidiano italiano La Repubblica. Negli anni il ragazzo ha cambiato completamente vita: in Spagna ha cambiato nome in Manuel e ha trovato lavoro come chef e titolare di un negozio di frutta e verdura.
Molte sono state le precedenti e lunghe indagini che ci hanno portato in Spagna. Eravamo sulla strada giusta, Google Maps e Street View ci stanno aiutando a confermare le nostre indagini”, ha spiegato il pm di Parma Francesco Le Foy in un’intervista al quotidiano britannico. La Gardiano.
Fuga di prigione nel 2002
La storia completa dell’accusato è incredibile. Appartenente a un clan mafioso della città di Agrigento, in Sicilia, Gioacchino Gamino fu arrestato per la prima volta nel 1984 dal giudice antimafia Giovanni Falcone, che alla fine perse la vita nell’esplosione di un’autobomba nel 1992.
Preso di mira dalla polizia per reati commessi in connessione con il suo attivismo, fu arrestato e successivamente incarcerato a Barcellona nel 1998. Trasferito a Roma dove stava scontando l’ergastolo, Gioacchino Gammino riuscì a evadere dal carcere di Di Rebibbia durante le riprese di un film. In un istituto carcerario nel 2002 per tornare in Spagna, dove ha vissuto da allora.