Questa settimana ha visto la ripresa della Champions League e dell’Europa League, così come l’avvento dell’ultima, la Conference League. Tre competizioni che riguardano sette dei nostri club di Serie A. Questi ultimi hanno vissuto diverse fortune per il loro ingresso in campo, e per alcuni il loro rendimento dà un indicatore del loro futuro nella competizione.
C1: La Juventus assicura, l’Atalanta scappa, i due Milan crepano
– Dei quattro club coinvolti nella competizione, solo la Juventus è riuscita a partire con una vittoria. In difesa degli altri, i bianconeri sono stati l’unica delle quattro squadre a dover affrontare un avversario, diciamo abbordabile. Eppure è Malmö il più pericoloso nei primi minuti dell’incontro. All’epoca credevamo nel fiasco, ma la Juve è partita molto allegristi in termini di gioco e segna tre gol sufficienti per vincere la partita. È la prima volta dal 2012 che i bianconeri segnano 3 gol in un solo tempo in Coppa dei Campioni. Prima vittoria stagionale e prima partita senza subire gol, la Juve si porta tranquillamente in testa al proprio girone.
– Allo stesso tempo, l’Atalanta ha dovuto affrontare l’ultimo vincitore dell’Europa League, il Villarreal. Una partita insomma abbastanza complicata da gestire per la Dea che ha mostrato fragilità. Questa partita avrà almeno messo in evidenza uno dei rookie di punta di questa estate. Arrivato la scorsa estate per 20 milioni di euro, il portiere Juan Musso ha lavorato in numerose occasioni per mantenere la porta inviolata. La Dea è di fatto travolta dalle offensive avversarie. Due errori di ripartenza daranno il vantaggio al sottomarino giallo, prima che Gosens azzeri i contatori negli ultimi dieci minuti di gara.
– Dopo due anni disordinati in Champions, l’Inter ha voluto mostrare più rigore e più applicazione per la sua prima in Europa in questa stagione. Missione riuscita contro il Real Madrid che, anche se ha perso un po’ del suo splendore negli ultimi anni, resta una sfida complicata. Alla fine, la partita si è conclusa con una crudele sconfitta per 1-0 per l’Inter. Crudele perché sono proprio i lombardi a guidare le danze dal primo all’ultimo minuto. Le occasioni ce ne sono state tante: Lautaro e Dzeko sono stati molto attivi sotto porta ma Courtois ha risposto bene. Skriniar ha mancato l’imperdibile gol davanti alla porta del Real, ma il suo lavoro in difesa è stato impeccabile. Il principale punto nero dalla parte interista sarà stato Handanovic. Lascia perplessi la sua non reattività al gol del Real, così come la dubbia marcatura di Vecino, entrato a fine gara.
– Infine, abbiamo tutti atteso con impazienza il ritorno del Milan in Champions League, a 7 anni dall’ultima apparizione nella competizione. Presi alla sprovvista dall’infernale contropressione dei Reds, i rossoneri cedono molto presto. Alexander-Arnold prende il primo gol nei primi 10 minuti. Maneggiato da Salah per tutta la partita, Theo Hernandez era molto debole a livello difensivo, la sua squadra era la principale fonte di pericolo per la difesa del Milan. Nonostante la sconfitta, il positivo è da ricordare per i rossoneri: Maignan è stato decisivo per i tanti stop sulla linea e soprattutto sul rigore di Salah. Rebic è stato perfetto nel finale, Brahim Diaz è stato molto bravo nei movimenti e nelle decisioni. Il grande punto nero di questa partita è stato il centrocampista Kessié-Bennacer. Hanno accumulato un sacco di errori tra di loro, annientando ogni possibilità di svantaggio per la loro squadra. L’ingresso di Tonali ha portato una marcia in più in questo settore di gioco.
C3: Il Napoli evita il peggio, la Lazio sembra già altrove
– Altro confronto anglo-italiano, quello del Napoli che si sposta al Leicester. Guidati da una doppietta, i napoletani sono tornati a segnare nella ripresa grazie ad un grande Osimhen, autore di una doppietta salvata e tra l’altro coinvolto in tutte le più grandi occasioni della sua squadra stasera. È anche la prima volta dal 2015 che un giocatore del Napoli mette a segno una doppietta in una partita di C3. Anche l’ingresso di Elmas nella ripresa è stato decisivo. D’altronde una partita timida da parte di Insigne, che non è stata delle più nitide in questo incontro. In ogni caso, è una grande operazione per il Napoli che esce dal King Power Stadium con 1 punto, e non avrà perso contro il suo principale avversario del girone.
– La Lazio dal canto suo ha mostrato stasera tutta l’ambizione che aveva per questa Europa League, con una prestazione piatta, senza invidia, dove il Galatasaray ha fatto la partita da solo. L’obiettivo del controcampo del tutto gago di Strakosha è il culmine di un incontro che ricorda le precedenti campagne Lazial in C3, dove la squadra stava aspettando solo una cosa, l’eliminazione.
C4: La Roma resta nel suo slancio
– Abbiamo creduto nel peggio quando il CSKA Sofia è passato in vantaggio all’inizio della partita, ma alla fine la Roma ha sconfitto i bulgari. In particolare grazie a un grande Pellegrini e anche a El Shaarawy che permette alla sua squadra di passare in vantaggio. 6 su 6, i giallorossi hanno vinto tutte e sei le partite disputate finora in tutte le competizioni. Hanno quindi eguagliato le loro prestazioni nelle stagioni 2013-2014 e 2014-2015, le ultime due stagioni in cui hanno raggiunto questa impresa.