Giove è in fiamme? Le ultime immagini del telescopio spaziale Hubble potrebbero indicarlo, ma questa splendida immagine del nostro pianeta gigante, in realtà, si basa solo sulla luce infrarossa.
Le nuove incredibili immagini di Giove scattate da Hubble e dal Gemini North Telescope alle Hawaii mostrano il pianeta in tre diversi tipi di luce: infrarossa, visibile e ultravioletta.
Insieme, queste lunghezze d’onda della luce rivelano i dettagli della famosa Grande Macchia Rossa del pianeta, una tempesta che fu osservata per la prima volta nel 1831 ed è due volte la dimensione della Terra, e dove i venti raggiungono i 268 mph / 432 km / h.
Le immagini rivelano anche tempeste e uragani che si estendono in tutto il pianeta.
Le visualizzazioni UV visibili sono state acquisite dalla fotocamera Wide Field 3 di Hubble mentre l’immagine a infrarossi proviene dal Near-InfraRed Imager a Gemini North. Tutte le foto sono state scattate simultaneamente alle 15:41 UT dell’11 gennaio 2017.
Cos’è l’astronomia multi-onda?
È la visualizzazione di pianeti e altri oggetti astronomici a diverse lunghezze d’onda della luce, evidenziando caratteristiche che altrimenti sarebbero state trascurate.
Ad esempio, le immagini visibili e ultraviolette sono dominate dalla tempesta della Grande Macchia Rossa di Giove, ma sono quasi invisibili nell’infrarosso.
Ci sono molti altri esempi qui del perché l’astronomia multi-onda è utile:
- La regione scura della Grande Macchia Rossa nell’immagine a infrarossi è più grande del corrispondente ovale rosso nell’immagine visibile. Il primo mostra nuvole spesse mentre l’immagine visibile mostra particelle che danno il suo colore alla Grande Macchia Rossa assorbendo la luce blu e ultravioletta.
- Una striscia luminosa nell’emisfero settentrionale – un vortice ciclonico – appare marrone scuro alla luce visibile ma appena visibile alla luce ultravioletta.
- Sotto, quattro grandi “punti caldi” appaiono luminosi nell’immagine a infrarossi ma scuri nelle altre.
La navicella spaziale Juno della NASA Flyby chiude ad aprile Dalle cime della nuvola di Giove questa mostruosa tempesta ha spiato nell’emisfero centrale settentrionale, come trattato dai cittadini scienziati Kevin M. Gill:
Ti auguro cieli sereni e occhi spalancati.
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