Decidendo di realizzare il progetto definitivo per il futuro collegamento “Avigliana-Orbassano”, il commissario straordinario di governo per Lione-Torino intende velocizzare il tratto italiano della linea. Un segnale in più per i nostri vicini piemontesi che il grande progetto europeo resta una priorità per l’Italia.
Erano trascorsi 5 anni da quando l’ultimo tratto della Lione-Torino tra Avigliana, nella bassa val di Susa, e la piattaforma multimodale di Orbassano, alle porte di Torino, non era più nel “menù” dei lavori avviati sulla parte del lavoro.
Un periodo passato dalla firma, alla fine della scorsa settimana, del nuovissimo commissario straordinario del governo italiano, Calogero Mauceri. Acclamata in un comunicato dalla Regione Piemonte, la sua ordinanza autorizza ora RFI (l’equivalente di SNCF in Italia) a impegnarsi “l’attuazione del progetto definitivo” del tratto di direttrice italiana che si unisce ai 50.000 mq del gigantesco marciapiede alle porte di Torino.
L’investimento di 13 milioni di euro dovrebbe essere utilizzato in particolare per lavori di adeguamento della piattaforma, ampliando la capacità delle rotte di ricezione dei container.
Una decisione acclamata dalla Regione Piemonte, che lo ricorda “aveva sempre sostenuto la necessità di nominare un commissario straordinario di governo per Lione-Torino”. L’obiettivo, per Alberto Cirio, del suo presidente è quello “per fare di Orbassano la principale piattaforma logistica del trasporto merci nel nord-ovest italiano”.
Dopo il ritorno, lo scorso aprile, della metropoli torinese al tavolo dell’Osservatorio tecnico Lione-Torino, questo è un segnale in più che l’Italia intende onorare gli impegni presi sulla pratica Lione-Torino. Un volontarismo che contrasta alquanto con l’aspettativa di arbitrato da parte del governo francese sull’accesso al grande tunnel di base. Attese per il primo trimestre del 2022, dovranno almeno attendere la nomina del nuovo Presidente del Consiglio e la formazione del suo futuro governo.
In un comunicato diffuso lunedì pomeriggio, il presidente del comitato “La Transalpine” (associazione che lavora per accelerare la realizzazione del collegamento ferroviario ad alta capacità Lione-Torino), ha accolto con favore questa firma “pur sottolineando ancora l’urgenza di una decisione riguardante la sezione francese”.
Jacques Gounon ricorda inoltre che i 150 chilometri di nuovi binari nel tratto francese tra Lione e Saint-Jean-de-Maurienne (dove inizia il tratto transfrontaliero del tunnel) sono stati dichiarati “di pubblica utilità e urgenti” nel 2013. Al termine dei nuovi studi intrapresi nel 2019, lo Stato avrebbe dovuto formalizzare le proprie scelte a fine marzo 2022.
“Da molto tempo avvertivamo di questa desincronizzazione delle diverse sezioni, che compromette le ambizioni ecologiche ed economiche del programma.“, conclude.