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Il governo italiano dice sì all’azione, ma no alla sostituzione etnica – EURACTIV.com

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L’arrivo di “manodopera” da altri Paesi è giustificato a fronte di una debole domanda interna, ma l’Italia non può soccombere all’idea della sostituzione etnica.

“Non possiamo cedere all’idea della sostituzione etnica”, ha detto il ministro, che è anche genero del premier Giorgia Meloni, e uno dei suoi consiglieri più fidati.

“Gli italiani hanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è la soluzione giusta”. Ha aggiunto, sottolineando che dobbiamo “Costruire una protezione sociale che permetta alle persone di lavorare e mettere su famiglia, e sostenere le giovani coppie a trovare un lavoro”.

Nonostante questi commenti, del tutto in linea con il modello di governo ungherese di Viktor Orbán, Francesco Lollobrigida ha sottolineato che l’immigrazione può “diventare un’opportunità per la crescita di una nazione”, Nonostante quello che Fratellanza d’Italia ha sempre sostenuto in passato, quando il partito si opponeva ai governi di sinistra.

“Considero la migrazione un fatto naturale e fisiologico. Sono nipote di un immigrato, quindi sto attento a non pensare che l’immigrazione e quindi l’immigrazione sia un problema”, Ha spiegato il ministro.

Le opportunità a cui allude Lollobrigida riguardano il settore del lavoro, dove, secondo il Ministro, l’ingresso di una “forza lavoro” proveniente da altri Paesi è giustificato a fronte di un’elevata offerta di lavoro e di una debole domanda interna.

“Va specificato che il primo nemico della migrazione regolare, che avviene attraverso flussi organizzati, si chiama migrazione illegale e clandestina, ed è una strada che è stata percorsa fino ad ora e stiamo cercando di cambiarla”. è specificato.

Il segretario del Partito Democratico (Partito Democratico, PD/S&D), Eli Schlain, ha descritto le osservazioni di Lollobrigida come “grossolano” E “inaccettabile”.

“Ci riportano agli anni ’30, queste sono parole che hanno un sapore di supremazia bianca”, disse la signora Schlain. Mi auguro che Giorgia Meloni e il governo prendano le distanze da queste affermazioni. sospeso.

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Nel 2017 FdI ha organizzato diverse manifestazioni contro la legge ius soli, (Legge del Suolo, in latino), un disegno di legge mai adottato che avrebbe dato la cittadinanza italiana a chiunque fosse nato sul suolo italiano. Durante uno di questi sit-in, Giorgia Meloni, che non era ancora presidente del Consiglio, ha detto: “Siamo il Paese che l’anno scorso ha spaventato 100mila italiani all’estero e portato in Italia 500mila richiedenti asilo in tre anni. Penso che in Italia ci sia un progetto di sostituzione etnica”.

Quanto detto dall’onorevole Lollobrigida è stato confermato per iscritto dal ministero dell’Economia, guidato dal ministro leghista Giancarlo Giorgetti, nel Def (Documento di economia e finanza) – il principale documento di programmazione economica del governo – dove si sosteneva che l’immigrazione straniera in età lavorativa potrebbe migliorare il rapporto debito/PIL.

Data la demografia degli immigrati in ingresso in Italia, l’impatto è significativo sulla popolazione residente in età lavorativa e quindi sull’offerta di lavoro. Possiamo leggere nel documento.

[Édité par Anna Martino]

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