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Il Marocco è un modello in termini di transizione energetica (media italiani)

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Il Marocco è un modello in termini di transizione energetica (media italiani)
Il Marocco è un modello in termini di transizione energetica (media italiani)

mer 6 aprile 2022 alle 11:08

ROMA – Il Marocco ha una visione “ambiziosa, realistica e lungimirante”, ed è “un modello per la transizione energetica”, hanno scritto i media italiani, “L’Opinione delle Liberta”.

Il quotidiano italiano indica che il Regno sta assistendo a grandi trasformazioni in molti settori grazie alla sua stabilità politica e sociale, che pone le preoccupazioni energetiche al centro delle sue priorità, rilevando che lo Stato sta scommettendo sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno verde.

Il Marocco ha un progetto ambizioso e un grande piano di investimenti per l’idrogeno verde, con l’obiettivo di garantire uno sfruttamento ottimale di tutto il potenziale, sia per l’economia nazionale che per le esportazioni. Vedi piani run e decimali.

Per il periodo 2020-2030, il Regno si è prefissato l’obiettivo di utilizzare particelle verdi, in particolare idrogeno, ammoniaca e metanolo come materie prime industriali, esportare, soprattutto in Europa, ed esplorare giacimenti naturali.

Spiega che i piani dello stato per il periodo 2030-2040, per sviluppare i primi progetti economicamente sostenibili, per esportare combustibili liquidi sintetici e utilizzare l’idrogeno come vettore di accumulo di energia.

Secondo le stime dei media, questa enorme sfida potrebbe portare il Marocco tra i leader mondiali nella produzione di energia da fonti rinnovabili, sottolineando che il Regno è certo come un vero investitore nella transizione alle fonti rinnovabili.

Il quotidiano ha commentato che “i suoi sforzi, le sue distinte relazioni internazionali e la sua posizione strategica lo rendono un partner privilegiato”, rilevando che le relazioni tra Marocco e Unione Europea risalgono a più di cinquant’anni fa e sono regolate da strumenti di cooperazione multisettoriale.

Il bollettino scriveva che il Regno è un Paese strategico per l’Italia, rilevando che la cooperazione bilaterale è stata rafforzata attraverso un partenariato che ha stabilito più di cento accordi.

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