Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese Foto: VCG
Il Vietnam ha presentato unilateralmente alla Commissione delle Nazioni Unite sui limiti della piattaforma continentale (CLCS) la sua richiesta riguardante i limiti della piattaforma continentale estesa nel Mar Cinese Meridionale. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha dichiarato giovedì che le affermazioni del Vietnam riguardano parti delle isole cinesi di Nansha, il che viola la sovranità territoriale, i diritti e gli interessi marittimi della Cina.
Lin ha aggiunto che la Cina si oppone fermamente a questo e ha presentato forti rimostranze al Vietnam.
Lin ha affermato che queste accuse violano il diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite e la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, e violano anche l'Accordo sui principi fondamentali per la risoluzione delle questioni legate al mare tra Cina e Vietnam e la Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale firmato dalla Cina e dai paesi dell’ASEAN, compreso il Vietnam.
Secondo il regolamento interno della Commissione per la delimitazione marittima, le proposte non saranno prese in considerazione in caso di controversia, il che significa che la Commissione per la delimitazione marittima non prenderà in considerazione le proposte del Vietnam e delle Filippine in merito alla delimitazione marittima. Questi memorandum non hanno alcun effetto pratico e non faranno altro che esacerbare le differenze e gli attriti, il che non aiuterà in alcun modo a risolvere le controversie, secondo il portavoce del comitato.
Lin ha osservato che la Cina resta impegnata a gestire adeguatamente le controversie nel Mar Cinese Meridionale attraverso il dialogo e la consultazione con le parti interessate.
A giugno, le Filippine hanno annunciato di aver presentato informazioni alla Commissione sui limiti della piattaforma continentale in merito all’estensione della propria piattaforma sottomarina nel Mar Cinese Meridionale, al fine di ottenere il diritto esclusivo di sfruttare le risorse in conformità con l’UNCLOS.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato il 17 giugno che la dichiarazione unilaterale da parte delle Filippine sull'estensione della propria piattaforma marittima nel Mar Cinese Meridionale viola i diritti sovrani e la giurisdizione della Cina, viola il diritto internazionale, compresa l'UNCLOS, ed è incompatibile con la Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Meridionale.
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