A Palazzo Reale, un’ampia retrospettiva fa luce su Mario Dondero, uno dei più importanti fotoreporter italiani del Novecento, alla ricerca della verità prima della perfezione.
Il Palazzo Reale presenta, per la prima volta a Milano, l’antologica “Mario Dondero. Libertà e Impegno »una grande retrospettiva – un centinaio di scatti – dell’opera fotografica di Mario Dondero (1928-2015), uno dei protagonisti della fotografia italiana del secondo Novecento e fotoreporter di primo piano nel panorama internazionale.
La mostra svela gli scatti più famosi, ma anche diversi inediti, provenienti dagli archivi dell’autore, tra cui i ritratti di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti.
Mario Dondero non cercava la perfezione. Il fotografo si distingue per la capacità di cogliere l’essenza del momento e dei luoghi che ha documentato, offrendo così uno sguardo autentico sulla società e le sue trasformazioni.
Come un racconto della sua carriera, il percorso della mostra si sviluppa nelle dieci sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale. Viaggiamo in Portogallo nei primi anni ’50 a Kabul negli anni 2000.
In Italia, Mario Dondero ha raccontato le migrazioni interne, il processo di alfabetizzazione, il lavoro rurale, le manifestazioni politiche e l’attività dei pescatori a Chioggia nel 1980.
Il giornalista offre anche uno sguardo alla Spagna, all’Irlanda, all’Africa e più in particolare all’Algeria durante il conflitto con il Marocco, il Niger, la Costa d’Avorio e il Senegal.
Dalla Francia, e in particolare da Parigi dove ha vissuto, Mario Dondero documenta la realtà sociale e politica del Paese: i congressi del partito gollista alla fine degli anni Cinquanta; le manifestazioni a favore di Mitterrand dopo l’attentato del 1959, opera dell’OSA, diretto contro la sua persona; gli eventi del 1968; le proteste del 2011…
In Brasile racconta la vita dei bambini di strada (1978), a Berlino i giorni prima della caduta del muro (1989), in Russia ea Kabul si immerge nelle carceri e negli ospedali dove lavorano i medici di Emergency.
Mario Dondero ha realizzato anche molti ritratti di personaggi dello spettacolo in Italia e all’estero, dal ballerino Carlo Fracci a Eugène Ionesco e Serge Gainsbourg e Jean Seberg.
Dalla metà degli anni ’80 ad oggi le sue fotografie sono state esposte in numerose retrospettive in Italia e all’estero.
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