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L’Italia ha dichiarato lo stato di emergenza vista l’entità della crisi migratoria. I migranti si riversano sulle coste italiane ei volontari della Croce Rossa sono sempre più sopraffatti.
Acqua turchese e spiaggia di sabbia bianca. Dietro il suo aspetto da cartolina, questa località balneare della Calabria è in prima linea di fronte alla crisi migratoria. Il porto di Roccella Ionica, fino ad allora abituato a sbarcare al massimo 80 persone, deve ora gestire centinaia di arrivi in contemporanea e drammi, che non aveva mai vissuto prima. Dietro questi varchi, presidiati dalla polizia, gli ultimi arrivati, intercettati in mare due giorni fa e gestiti dai volontari della Croce Rossa, a volte sopraffatti.
“Non voglio mai più affrontare tutto questo”
Il centro di accoglienza non ha un edificio rigido, solo poche tende non riscaldate e barelle per i letti. Partiti dalla Libia, arrivano quasi tutti dall’Egitto e hanno vissuto l’inferno in mare per sei giorni, come questo ragazzo di 24 anni: “Ci hanno dato solo un po’ di pane, quasi niente acqua. Ci hanno colpito. Non voglio mai più affrontarlo.