Il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 continua a valutare l’ubicazione della pista di bob, slittino e skeleton. Se la scelta di una località fuori dai confini italiani sembra essere diventata l’opzione preferita, recentemente sono allo studio due alternative nazionali, tra cui la fusione della regione Piemonte e il percorso dei Giochi di Torino 2006.
AGli organizzatori dei Giochi invernali del 2026 non sono più una contraddizione di distanza.
Con l’avvicinarsi della scadenza per questo evento planetario, diversi progetti importanti sono ancora in corso. commentoCiò non è esente da preoccupazioni, sia in termini di programma di lavoro che di costo di quest’ultimo.
Tra i problemi in corso La questione della sede delle gare di bob, slittino e skeleton è in cima alla classifica da diverse settimane.
Mentre Milano-Cortina 2026 si è recentemente stabilizzata Custodia per pattinaggio di velocità – Alla fine di mesi di trattative e fluttuazioni sullo sfondo di litigi regionali e politici – pureParte delle partite di hockey sul ghiaccioLa scelta della sede dei tre sport sopra menzionati rimane una sfida seria.
In realtà, Anche se il percorso storico è stato ricostruito Eugenio Monti È stata immatricolata all’inizio del 2023le autorità transalpine hanno recentemente imposto forti restrizioni al progetto Oggetto di molte criticheSoprattutto da parte di associazioni locali e famiglie.
Va detto che la decisione disposta dal governo della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è stata interpretata sia da Il costo previsto ha continuato ad aumentare da quando il progetto è stato formalizzato – Portare a copertura del budget una barra di 85 milioni di euro con un nuovo valore di check-in prossimo ai 100 e 120 milioni di euro – questo è uno sviluppo importante dovuto all’esperienza iniziale di investimento delle imprese nel mondo. Il bando di gara è iniziato all’inizio dell’estate 2023.
Inoltre, per non perdere ulteriore tempo alla luce di un calendario già serrato, le autorità pubbliche hanno chiesto al Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici 2026 di rivedere i programmi e studiare – finalmente – l’opzione di spostarsi fuori dai confini italiani, come stiamo anche menzionato. Dal Comitato di Valutazione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) durante la fase di nomina per la sostenibilità.
A questo proposito, il Presidente del Comitato, Giovanni Malago, è intervenuto a margine della 141esima sessione del Comitato Olimpico Internazionale, organizzata all’inizio di questo mese a Bombay (India).
Come ha spiegato in questa occasione capo Italiano:
Il governo ci ha detto solo due giorni fa che dobbiamo trovare una soluzione migliore e più sostenibile, utilizzando le attrezzature esistenti ed efficienti.
Di conseguenza, Milano-Cortina 2026 dovrà specificare un’altra sede fuori dall’Italia.
Stiamo già esplorando tutte le possibili soluzioni e alternative con il CIO e le Federazioni Internazionali, prima di sottoporre la selezione al nostro Consiglio Direttivo per l’approvazione finale. […]
Tuttavia, questa settimana, un incontro informale che ha riunito tutti i soggetti interessati al progetto ha riportato in auge l’idea di richiedere un sito in Italia.
Come rivelato in tal senso in un breve comunicato diffuso dal Comitato Organizzatore martedì 24 ottobre 2023, la riflessione effettuata riguarda sia l’opzione di un sito estero, sia l’opzione di un progetto riclassificato per la pista di Cortina d’Ampezzo, ma anche a quello della mobilitazione della sede piemontese di Sezana che ha ospitato le gare di bob, slittino e skeleton durante i Giochi di Torino 2006.
Tuttavia, pur non specificando alcuna data definitiva, Milano-Cortina 2026 ha comunicato nello specifico quanto segue:
La discussione ampia e onesta mira a coinvolgere tutte le questioni e ad avviare un processo approfondito che sarà completato entro le scadenze condivise con il CIO..
Non è la prima volta che viene promossa l’idea di legare il Piemonte al progetto olimpico e paralimpico.
Infatti, di risolvere il problema del pattinaggio di velocità, l’anniversario di Torino 2006 aveva ricordato agli organizzatori, senza possibilità di scelta, di avvalersi del sostegno degli eletti locali e regionali della Lombardia, guidati dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Ma se la logistica delle gare di velocità può essere stabilita in un sito esistente o in un’area temporaneamente attrezzata, il caso del bob, dello slittino e del frame track è più complesso e quindi poche sedi possono pretendere di ospitare un evento delle dimensioni dei Giochi.
Ciò spiega la polemica attuale e che giustifica anche la proposta espressa dai gestori della pista dei Giochi Olimpici del 1964 e del 1976 ad Eagles, vicino a Innsbruck (Austria).
A riprova che le discussioni in corso sono della massima importanza per gli organizzatori e per i rappresentanti dello Stato italiano, questa settimana è stato organizzato un incontro alla presenza dei dirigenti di Milano-Cortina 2026, ma anche del Ministro dello Sport e della Gioventù Andrea. Abudi, i sindaci di Milano e Cortina d’Ampezzo, Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi, i presidenti delle regioni Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, nonché i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugate. E Arno Compacher.
In questa fase un sito straniero sarà considerato come ultima risorsa, poiché il comitato organizzatore preferirebbe scegliere un sito italiano.
In questi giorni i partecipanti al progetto del concerto, così da smontare il concept iniziale di Cortina d’Ampezzo, per tornare sulla pista delle Cesane, potranno risparmiare sulla spesa un importante investimento di 34 milioni di euro. . Un inviluppo molto più basso di stime della traiettoria Eugenio Monti.
In ogni caso, i regolatori e le autorità dovranno trovare un accordo su questo entro la fine del 2023 Finalmente Essere in grado di presentare al CIO una proposta fattibile che soddisfi i requisiti tecnici delle federazioni internazionali interessate e gli imperativi di sostenibilità e del patrimonio che la Fondazione Olimpica intende fortemente preservare.