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A Pozzuoli, in provincia di Napoli, un sacerdote ha avviato un progetto per il reinserimento degli ex detenuti: “E’ una concreta opportunità di lavoro per gestire un museo e una cattedrale. Dovrai guardarli e fare da guida”. Estratto dalla rivista “We, the Europeans” in onda domenica 3 aprile 2022 alle 10:40 su France 3.
Sono passati sei mesi da quando Mariateresa ha frequentato i corsi di storia dell’arte per diventare guida presso il più grande sito turistico europeo gestito esclusivamente da detenuti di reintegrazione, a Pozzuoli, vicino a Napoli. Questo ex prigioniero commenta ad alta voce: “Il tempio fu trasformato in chiesa e poi cattedrale barocca”. E poi, è il grande giorno, quello della prima visita. Il momento di affrontare lo sguardo di turisti come Giulia e Gianpaolo che partecipano a questo progetto immaginato dal parroco don Gennaro Pagano, direttore del centro educativo Regina Pacis. Adesso sono loro le guide.
“Benvenuta! Mi chiamo Giulia. Scusa l’emozione… faccio parte del progetto Puteoli sacra che ti farà scoprire i luoghi più antichi di Pozzuoli e che dà anche la possibilità alle persone di riscattarsi lavorando in questo luogo storico.” Ora tocca a Mariateresa iniziare: “Qui sorsero le prime fondamenta del paese di Pozzuoli”, spiega ai turisti. Tutto ciò che queste nuove guide non avevano avuto modo di studiare nella loro infanzia, sono loro che oggi lo trasmettono agli altri.
“Guariamo… poco a poco”
Nel cuore della cattedrale, un capolavoro del Seicento tocca particolarmente quello che oggi illumina i visitatori: il dipinto di una donna dell’epoca di Caravaggio. Artemisia Gentileschi, violentata dal suo maestro d’arte, farà quindi fatica a far sentire la sua voce. “Pensa alla forza di questa donna che ha combattuto nel XVII secolo in nome della sua dignità, ha detto Giulia al pubblico. Personalmente, mi sento molto legato ad Artemisia. È un’educatrice per tutte le donne. Un esempio. Siamo stati feriti e stiamo guarendo… a poco a poco”.
Una guarigione che chiama i vertici dello Stato italiano… Gianpaolo conserva sul cellulare il video della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel settembre 2021. L’ex detenuto del carcere dell’isola di Nisida ebbe così il privilegio di essere la guida del Capo dello Stato in visita ufficiale: “Il presidente Mattarella si è congratulato con me perché gli ho spiegato, a memoria e alla perfezione, i dettagli di questa tela dipinta nel 1636. Rappresenta San Gennaro che fa inchinare le bestie. È un miracolo”, si confida alla rivista “We the Europeans” (replay).
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