L’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA ha individuato prove di un possibile pianeta in un’altra galassia: la prima scoperta del suo genere se si dimostra vera.
La NASA ha dettagliato la scoperta delle prove in un nuovo rapporto sul suo sito Web in cui afferma che il possibile esopianeta si trova nella galassia a spirale Messier 51, nota anche come Galassia Whirlpool. Gli esopianeti sono pianeti che si trovano al di fuori del nostro sistema solare e, secondo la NASA, i ricercatori hanno determinato la loro posizione”Quasi tutti sono a meno di 3000 anni luce dalla TerraUn possibile esopianeta nella Galassia Whirlpool si trova a circa 28 milioni di anni luce dalla Terra.
I ricercatori hanno scoperto prove della possibile esistenza di un esopianeta utilizzando il metodo del transito, un evento che si verifica quando un pianeta passa davanti a una stella, facendo sì che gli osservatori notino una significativa diminuzione dell’emissione luminosa della stella. Questo metodo di ricerca di esopianeti è comunemente usato dagli astronomi nella frequenza della luce ottica, la frequenza della luce che una persona può vedere. Tuttavia, Rosanne Di Stefano del Centro di Astrofisica | Harvard e Smithsonian (CfA) a Cambridge, nel Massachusetts, che hanno condotto lo studio sulle prove appena scoperte, hanno utilizzato lunghezze d’onda dei raggi X, che sono invisibili all’occhio umano.
Guarda la galleria – 2 foto
Utilizzando l’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA, i ricercatori hanno scoperto che l’esopianeta si trova in un sistema binario contenente un buco nero o una stella di neutroni in orbita attorno a una stella circa 20 volte la massa del Sole. Attraverso queste osservazioni, i ricercatori hanno stimato che l’esopianeta avrebbe all’incirca le stesse dimensioni di Saturno e che orbiterebbe attorno a un buco nero o a una stella di neutroni a una distanza doppia rispetto a quella tra Saturno e il Sole.
Nia Imara, una coautrice dell’Università della California, Santa Cruz, ha dichiarato:Sfortunatamente, per confermare che vediamo un pianeta, probabilmente dovremo aspettare decenni per vedere un altro transito. A causa dell’incertezza su quanto tempo ci vuole per orbitare, non sapremo esattamente quando guardare.“
Julia Berndson, coautrice della Princeton University nel New Jersey, ha aggiunto:Sappiamo che stiamo facendo un’affermazione entusiasmante e audace, quindi ci aspettiamo che altri astronomi la guardino con molta attenzione. Pensiamo di avere un caso forte, e questo processo è il modo in cui funziona la scienza.“
Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare le affermazioni fatte dai ricercatori. Per ulteriori informazioni su questa storia, controlla questo link Qui.
“Pioniere del caffè a misura di hipster. Creatore amichevole. Analista pluripremiato. Scrittore. Studioso di cibo. Drogato di televisione. Ninja di Internet.”