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In Germania si riversano idee per superare il freno all’indebitamento

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In Germania si riversano idee per superare il freno all’indebitamento
L'economista Monika Schnitzer (sinistra) consegna al cancelliere tedesco uscente Angela Merkel (a destra) la relazione annuale del

Sono piccoli cambiamenti che forniscono informazioni in Germania – un paese saldamente attaccato alla stabilità – informazioni sulle grandi crepe. Mercoledì 10 novembre, il Consiglio degli Anziani ha lanciato uno di questi segni senza fronzoli al comitato consultivo del governo sugli economisti del governo. Per la prima volta, la loro relazione annuale rifletteva, in modo equilibrato, due diversi approcci per influenzare la politica fiscale del prossimo governo.

Uno sostiene la rigorosa disciplina dei conti pubblici, nella tradizione fanatica cosiddetta “organizzativa liberale”. L’altro propone soluzioni originali per finanziare i massicci investimenti in tecnologia digitale e decarbonizzazione che la futura alleanza vuole fare. “Semplicemente non funzionerà nel modo tradizionale”, Ritiene che Monika Schnitzer, economista del consiglio di amministrazione, sostenga il secondo approccio.

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Le conclusioni di questo rapporto annuale, dominato da economisti ortodossi, non sono mai state così aperte. Questa rivoluzione al Senato sta approfittando di un’opportunità inaspettata. Nel 2020, il governo di coalizione guidato da Angela Merkel non è riuscito ad accettare di rinnovare il mandato del presidente del consiglio ultra-conservatore Lars Feld. Così quest’ultimo lasciò il corpo, senza successore. Invece di cinque membri, il consiglio di amministrazione ne ha solo quattro, il che ha reso necessario rispettare l’equilibrio di approccio. È anche un riflesso del profondo rinnovamento del dibattito sui temi macroeconomici nel Paese.

Anche la coalizione nella sua composizione – composta da socialdemocratici, verdi (progressisti nel piano di bilancio) e liberali del (più tradizionale) FDP – è soggetta a questa controversia. Per il futuro governo il dilemma è questo: come liberare sufficiente margine di manovra di bilancio, evitando aumenti di tasse e toccando il meccanismo costituzionale del “freno all’indebitamento”, che fissa lo 0,35% del Pil al deficit strutturale autorizzato. ? La sfida, mentre le casse dello Stato hanno già finanziato gli sforzi per sostenere l’economia a causa della crisi sanitaria. Riguardo ai partiti dell’Alleanza del Futuro, gli economisti si contendono proposte per consentire allo Stato di prendere in prestito di più… senza che questo compaia in bilancio.

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La prima strategia, molto discussa, consiste nell’utilizzare società pubbliche, che beneficiano dello stesso tasso di interesse della Germania, per indebitarsi pesantemente. Pertanto, Deutsche Bahn, una società ferroviaria interamente di proprietà del governo federale, può accedere a denaro prezioso per guidare la decarbonizzazione dei trasporti e il miglioramento delle infrastrutture. Anche la banca d’investimento KfW, anch’essa di proprietà dello Stato, è uno strumento desiderabile. Potrebbe trasformarsi in un fondo di investimento pubblico per finanziare la transizione energetica. Tuttavia, nella visione ortodossa, questi strumenti hanno lo svantaggio di sfuggire potenzialmente al controllo dei parlamentari, a differenza della legge finanziaria classica.

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