Nell’ultimo decennio il campionato italiano è stato lasciato indietro per tattica e intensità. Il calcio, a parte una Juventus che è riuscita a brillare in Europa, ha tardato a prendere il turno del calcio moderno. Per tre stagioni, tuttavia, diversi club sembrano finalmente aver digerito questo passaggio. Il rinnovamento tattico e tecnico della squadra di Serie A ne è la migliore prova.
Fianchi che coprono l’intera lunghezza del campo
Fino al 2017 anche la Juventus aveva terzini che non conoscevano bene i nuovi codici della modernità, ovvero avere capacità sia difensive che offensive, coprendo un’intera squadra. In Italia le cose sono cambiate con l’arrivo di Alves e Sandro a Torino. I due brasiliani hanno mostrato la strada e portato la Juventus alla finale di Champions League 2017, mescolando rigore difensivo ed esplosività in attacco.
Oggi questo tipo di terzino abbonda in Serie A. Uno dei migliori esempi è l’Atalanta, che con Hateboer e Gosens porta costantemente l’eccesso. Ne è la prova il gol di Gosens contro la Roma, con una copertura laterale che passa dalla difesa all’attacco in brevissimo tempo:
Primo passo: Gosens, all’estrema sinistra, osserva l’azione posizionandosi dalla sua parte
Secondo passo: Gosens inizia a intuire un’opportunità, ma resta comunque a sinistra per proteggere il suo fianco in caso di contrattacco
Ultima tappa: Gosens avverte definitivamente il cross, entra in area, passa davanti al difensore e al portiere e segna
Ma ora, la maggior parte dei club italiani cerca questo tipo di profilo. Il Milan beneficia così dei servizi dell’ottimo Theo Hernandez, che ha già 4 gol e 3 assist in questa stagione. L’Inter ha rotto il salvadanaio quest’estate per permettersi il marocchino Hakimi, che sta facendo ancora meglio con 6 gol e 4 assist.
Più bassa in classifica, la Lazio approfitta del periodo florido di Lazzari, che ha partecipato molto alla vittoria per 3-0 nel derby romano (1 assist, ha portato anche il gol di Immobile), AS. La Juventus festeggia le grandi corse di Cuadrado.
Che si tratti di 3-5-2, 4-4-2 o 4-3-3, i terzini di Serie A si stanno sempre più affermando come i leader offensivi delle loro squadre sui lati, approfittando di entrambi di una corsia libera, o giù di lì, ala offensiva che trapiantano molto, e quindi lasciano loro le chiavi a lato (Ramsey, Kulusevki, Castillejo…).
Terzini che svolgono anche il ruolo di leader decentrato
Oltre alle qualità sopra citate, la squadra di Serie A sprigiona anche un altro trend: la crescente importanza nel gioco dei dirigenti fuori centro.
Uno dei migliori esempi è il terzino sinistro Federico Dimarco, che sta compiendo il periodo di massimo splendore per l’Hellas in questa stagione. Nel 3-4-3 di Ivan Juric, l’italiano eccelle nell’usare la palla per orientare il gioco, come una sorta di regista fuori centro. Durante la recente vittoria dell’Hellas contro il Crotone (2-1), Dimarco lo ha dimostrato sul suo obiettivo:
Prima tappa: Dimarco riceve palla al centro, nella posizione di leader
Secondo passo: Dimarco porta la palla in avanti, e provoca due combinazioni a sinistra
Ultimo passaggio: Dimarco finisce in area, e segna nella piccola rete opposta
Dimarco lo dimostra quindi, la squadra della Serie A partecipa sempre di più alla partita da eccentrica capolista. Il giocatore Hellas non è l’unico a farlo: Gosens, che già interpreta meravigliosamente il ruolo di pistone, trasporta anche la palla con facilità.
I terzini di questo tipo esistono principalmente in squadre con 3 difensori, dove hanno la parte a se stessi. Questa è la formazione in cui giocano Hellas e Atalanta, ma anche Inter con Hakimi, Roma con Spinazzola o anche Udinese con Larsen.
Così, il calcio sembra finalmente avere fianchi moderni e di classe mondiale. Resta ora da confermare al più alto livello europeo.
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