Due settimane dopo la clamorosa vittoria alle elezioni regionali in Sardegna, l'opposizione Giorgia Meloni ha sprecato una doppia vittoria domenica 10 marzo in Abruzzo, dove sperava di confermare il suo slancio in vista delle elezioni europee di giugno.
Il candidato di destra, il presidente uscente Marco Marsilio, ha ottenuto il 53,5% dei voti contro il 46,5% del rivale Luciano D'Amico, sostenuto dal Partito Democratico (a sinistra), principale partito di opposizione, il Movimento 5 Stelle. . (M5S) oltre a due piccoli partiti centristi. “Marco Marcilio è il primo presidente nella storia dell'Abruzzo ad essere rieletto dagli elettori. Siamo molto orgogliosi che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a fidarsi di lui.“, ha scritto lunedì SU Il premier Giorgia Meloni.
Il signor Marsilio è un membro di Fratelli d'Italia (FDI, estrema destra), il partito del signor Marsilio.IO Meloni. È stato eletto cinque anni fa alla guida di questa regione dell'Italia centrale, e poi è diventato il primo presidente di una regione italiana di questo partito.
I partiti di opposizione sono divisi
Tutti i pezzi grossi del governo si sono succeduti nelle ultime due settimane in Abruzzo, annunciando investimenti significativi nel processo, per evitare il fallimento come accaduto in Sardegna, dove la destra ha perso la presidenza della regione con un risicato margine di voti, meno di 2.000 voti. .
FDI ha ottenuto il 24,05% dei voti, seguito dal Partito Democratico con il 20,39% – il doppio rispetto al 2019 – e Forza Italia (FI, destra) con il 13,26%. Tutti gli altri partiti sono al collasso, compresa la Lega, il partito anti-immigrati di Matteo Salvini, che ha ottenuto il 7,62% dei voti contro il 27,5% delle precedenti regionali (e l'8,1% nel 2022, durante le legislative).
I partiti italiani dell’opposizione, profondamente divisi, faticano ad affermare la loro presenza contro MIO Da allora Meloni è salito al potere nell’ottobre 2022 e i sondaggi d’opinione nazionali danno al suo partito un vantaggio di 7-8 punti sugli altri partiti. Altrettanto complicate si preannunciano le prossime elezioni regionali, in programma il 21 e 22 aprile in Basilicata, per l'opposizione, che finora non ha un solo candidato contro la coalizione di destra che schiera il presidente uscente.
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