Dopo essere state allertate della scoperta, le autorità italiane hanno effettuato gli scavi con una squadra specializzata di sommozzatori. Decine di migliaia di monete romane furono raccolte e restituite alla terra prima di essere pesate ed esaminate.
Stato di conservazione “eccezionale e raro”.
Secondo gli specialisti, che sono ancora in fase di stima, in fondo al mare si trovano tra le 30 e le 50mila monete di bronzo. Quest’ultimo è noto come “Foles“Risalgono alla prima metà del IV secolo. Si distinguono tutti per l’eccezionale stato di conservazione e per le iscrizioni ancora chiaramente leggibili nonostante siano rimasti in acqua per quasi 1.700 anni. Solo 4 pezzi hanno subito lievi danni ma sono ancora riconoscibile.
Nel comunicato si precisa che questa serie di monete risale al periodo 324-340 e proviene da “A quel tempo erano in uso quasi tutte le monete dell’impero(Tranne Antiochia, Alessandria e Cartagine) Durante gli scavi furono identificati anche resti di anfore africane e orientali.
Questo tesoro è una delle scoperte monetarie più importanti degli ultimi anni
A Luigi LaroccaDirettore Generale dell’Autorità di Vigilanza sui Monumenti, Belle Arti e Paesaggio (ABAP), “Questa è una delle scoperte numismatiche”.Il più importante degli ultimi anni“Perché evidenzia la ricchezza del patrimonio archeologico sottomarino e costituisce una meravigliosa testimonianza di storia marittima. Già nel 2013 se ne contavano 22.888 Foles È stato scoperto a Seaton, nel Regno Unito.
fonti: Culture.gov.it
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